Talvolta, alcuni riconoscimenti valgono più di uno scudetto… o di sette di fila.
È ufficiale: la Treccani ha inserito il termine Sarrismo tra i propri neologismi per definire la spettacolare filosofia di gioco di Maurizio Sarri.
Per l’ex allenatore del Calcio Napoli è un riconoscimento rilevante che rende merito alla bellezza ed esalta le fondamenta più importanti del calcio.
Sul profilo Twitter della Treccani così si legge: “Primo trofeo stagionale per Maurizio Sarri la sua filosofia di gioco, il “sarrismo”, si aggiudica l’ambitissimo ingresso tra i nostri neologismi”.
Su Repubblica, Maurizio Crosetti commenta: “Sarrismo è un veicolo di bellezza, è prendere un pallone e insegnare a un gruppo di giocatori come trasformarlo in qualcosa che dà gioia agli altri, si vinca o non si vinca, questo non importa neppure alla Treccani”.
Ed allora come l’Olanda di Cruijff o come il Napoli di Vinicio, il Napoli di Sarri entra di diritto nella storia del calcio: scrivere il proprio nome sull’albo d’oro di un campionato che non attrae più neppure i tifosi è importante solo per chi ha come filosofia “vincere è l’unica cosa che conta”. Peccato che per entrare nella Storia, quella con la S maiuscola, gli aiutini del protocollo VAR o le squadre avversarie “ammorbidite” dai tanti prestiti bianconeri, non servono. Per fare la Storia servono le idee e nel calcio serve la bellezza ed il desiderio dei calciatori di scendere in campo per esaltare quella bellezza con la loro tecnica. Questo ha fatto Sarri e questo ha fatto il Calcio Napoli.
Non so se questo riconoscimento sia moralmente più bello di uno scudetto ma, di certo, c’è che con Maurizio Sarri, tutti i suoi giocatori entrano nella Storia… e nelle Enciclopedie.
Bravo Maurizio, bravo Napoli e grazie.
Articolo pubblicato il: 14 Settembre 2018 11:46