L’attaccante del Calcio Napoli ha parlato del suo futuro in azzurro e del possibile approdo del tecnico toscano in bianconero, dal ritiro di Coverciano dove la Nazionale prepara le sfide con Grecia e Bosnia.
Calcio Napoli | “A 28 anni non sono ne’ vecchio ne’ giovane, e’ l’eta’ giusta per dare qualcosa in piu’. Sono il capitano del Napoli, la mia squadra del cuore e per me e’ un onore e un orgoglio come ho sempre detto, poi ci sta voler vincere, il Napoli negli ultimi anni e’ arrivato sempre secondo, o in Champions e’ sempre arrivato vicino al passaggio del turno, bisogna migliorare e vincere qualcosa, perche’ a fine carriera ci sta volere qualche trofeo in bacheca, soprattutto con la squadra che abbiamo”. Cosi’ Lorenzo Insigne dal ritiro di Coverciano dove la Nazionale prepara le sfide con Grecia e Bosnia valide per le qualificazioni agli Europei del 2020. “Non invidio Jorginho, lui e Sarri meritano si aver vinto l’Europa League e infatti a fine partita gli ho fatto i complimenti”, ha aggiunto Insigne.
Rinunciare a qualche trofeo per diventare la bandiera del club? “Ma io lo sono gia’, sto bene a Napoli, sono contento e orgoglioso di indossare questa maglia e la fascia di capitano, dispiace non vincere mai niente, pero’ finche’ sto bene al Napoli i trofei non mi mancano, se un giorno avremo la fortuna di vincere qualche trofeo saro’ orgoglioso di alzarlo con la maglia del Napoli. E’ vero che i tifosi si aspettano tanto da me, era cosi’ anche quando non avevo la fascia, ora che sono capitano ancora di piu’, ma sono sereno perche’ do il massimo e non mi posso rimproverare nulla”.
Sarri in bianconero, una scelta che farà male
“Dispiace sentire queste voci, perche’ per noi giocatori e tifosi del Napoli ha fatto tanto, si e’ sempre schierato dalla nostra parte, ma come ha detto lui e’ un professionista”. Con queste parole, Insigne commenta l’imminente arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus. “Una scelta che fara’ male, ma non posso rimproverargli nulla, ha dato tutto quello che poteva al Napoli, poi al Chelsea ha fatto benissimo arrivando terzo e vincendo l’Europa League, di piu’ non poteva fare – ha proseguito l’attaccante partenopeo -. E’ dura vederlo su quella panchina, ma e’ una scelta sua e non dimentichiamo che per noi e soprattutto per me ha fatto tantissimo. Sono napoletano, so cosa pensano i napoletani su questa situazione, ma e’ una sua scelta, non e’ ancora ufficiale, quando lo sara’ vedremo, e’ un professionista, vuole tornare in Italia, ma io spero che alla fine cambi idea”.