Era importante tornare al gol in trasferta; era importante dimostrare che l’impegno in Europa League sarà massimo anche contro un avversario come lo Zurigo che sulla carta non dovrebbe rappresentare un pericolo. Era importante nella giornata in cui Hamsik, il capitano, saluta la squadra dopo 12 intensissimi anni.
Meret in porta; Koulibaly e Maksimovic centrali con Ghoulam e Malcuit sulle fasce. Allan e Fabian Ruiz centrali a centrocampo con Zielinsky e Callejon larghi. In attacco Insigne e Milik.
Al campo in pessime condizioni si aggiunge il pallone dell’Europa League che, a detta di Ancelotti e dei giocatori, è più leggero rispetto ai palloni di campionato e Champions.
Parte subito fortissimo il Calcio Napoli: ottimo il pressing degli attaccanti sui difensori e sul portiere avversario; benissimo negli anticipi tutto il reparto di centrocampo con Zielinsky decisamente in “palla”.
Le discese sulle fasce di Malcuit e Ghoulam permettono a Callejon e Zielinsky di attaccare lo spazio centralmente e, soprattutto, di entrare con continuità in area di rigore.
Palla banalmente persa dal portiere sul pressing di Milik; il polacco serve Insigne che di sinistro appoggia nella porta incustodita. 1-0
Lo stesso Insigne si rende pericoloso con un tiro da fuori al 19’ che l’estremo difensore devia in angolo.
Bellissima azione: Malcuit penetra sulla fascia destra e mette un pallone basso in area; si inserisce Callejon che tocca il pallone dal limite dell’area piccola. 2-0
La partita, praticamente, finisce quì: troppa la differenza tecnica tra le due squadre. Il Calcio Napoli controlla senza mai soffrire. A centrocampo Allan svolge un compito attento così come Fabian ruiz. Poco appariscente la partita dello spagnolo che, a volte, eccede nel possesso palla e perde i tempi di inserimento dei compagni.
Ripresa senza particolari emozioni: il Calcio Napoli potrebbe realizzare altri gol ma i ragazzi di Ancelotti sono – e questo è un difetto visto troppe volte fuori casa- troppo precipitosi sbagliando gli appoggi anche in superiorità numerica. Talvolta, invece, è l’eccesso di altrismo che danneggia la fase offensiva: bisognerebbe essere più concreti e finalizzare con più decisione.
Cross di Callejon per il polacco che con una bellissima finta disorienta due avversari e calcia sul palo vicino al portiere. Gol di altissima fattura tecnica. 3-0
Il centrocampista polacco è stato il migliore in campo: corre, difende, si fa vedere in fase offensiva con continuità e, finalmente, senza pause. La sua tecnica deizia i palati fini e rende piacevole qualsiasi pallone giocato.
In difesa bene Maksimovic alla seconda partita senza sbavature. Fisicità, capacità di interdizione in anticipo, potenza sui colpi di testa e partecipazione alla manovra lo mettono sul podio dei migliori in campo.
Kololly supera Meret con un “cucchiaio” sotto la traversa. Fino a quel momento il portiere era stato attento in tutte le rare occasioni in cui era stato chiamato in causa.
Ounas, Luperto e Diawara i cambi di Ancelotti.
Nonostante la vittoria, come detto, Ancelotti ed i ragazzi dovranno, però, riflettere sulla mancanza di lucidità in molte situazioni offensive. Già a Milano e Firenze si erano palesate queste difficoltà: l’enorme mole di gioco merita migliori risultati e determinati errori costano, spesso, punti pesantissimi.
Articolo pubblicato il: 14 Febbraio 2019 23:51