Bene in Europa, malissimo in campionato, l’ammutinamento, le multe, il calciomercato incompleto e il cambio di allenatore: ecco tutte le contraddizioni del Calcio Napoli nel 2019.
Dalla vittoria sul Sassuolo in Coppa Italia alla… vittoria sul Sassuolo dello scorso 22 dicembre in zona Cesarini, con in mezzo tante, troppe contraddizioni. Potrebbe essere questa la rapida sintesi del 2019 del Calcio Napoli, una squadra oggi lontanissima dal vertice del campionato (nelle cui parti alte era rimasta stabilmente negli ultimi anni, sfiorando anche lo scudetto in due occasioni).
Un rendimento clamorosamente a due facce in quest’anno solare, visto che in campionato la squadra azzurra è precipitata dal secondo posto dell’anno scorso all’attuale ottavo posto: è soprattutto in base a questo clamoroso crollo che Carlo Ancelotti è stato sostituito da Rino Gattuso.
In Europa, invece, le cose sono andate meglio. La scorsa Europa League ha visto il Calcio Napoli eliminare (non senza qualche sofferenza) Zurigo e Salisburgo, per poi arrendersi nei quarti di finale all’Arsenal (oggettivamente superiore nel doppio confronto, ma poi nettamente battuto dal Chelsea in finale). L’attuale Champions League ha visto gli azzurri passare il girone da secondi, fregiandosi di ben 4 punti contro il Liverpool “campione di tutto”: ora il Calcio Napoli dovrà vedersela col super Barcellona, in un doppio confronto dall’esito che sembra scontato. Ma la data che ha stravolto questa stagione è sicuramente quella del 5 novembre, quando la squadra si rifiutò di andare in ritiro dopo l’1-1 interno col Salisburgo. L’incredibile accaduto stravolse gli equilibri tra squadra, società e guida tecnica (Ancelotti e il suo staff si recarono regolarmente a Castel Volturno).
Ciò diede il là alle multe ai calciatori da parte di Aurelio De Laurentiis e, soprattutto, a una serie di risultati negativi in campionato (tra cui lo scialbo 0-0 col Genoa e il ko interno contro il Bologna). L’incantesimo che aveva accompagnato i colori azzurri per 15 anni si è di fatto spezzato, col pubblico in aperta contestazione di tutti, squadra, società e Ancelotti. Lo stesso “Re Carlo” si era detto ampiamente soddisfatto del calciomercato estivo, dando addirittura 10 come voto finale. Tuttavia, nonostante i forti investimenti su Manolas e Lozano (oltre alla sorpresa Di Lorenzo e il colpo last minute Llorente), il calciomercato si è rivelato incompleto, vista la mancanza di un centrocampista di qualità (primo obiettivo per gennaio), di un vice-Allan (il giovane Elmas sembra non ancora pronto a grandi livelli) e di un terzino sinistro (Ghoulam è indisponibile da tempo).
I risultati deludenti in campionato hanno di fatto cancellato quanto di buono fatto l’anno scorso da Ancelotti (che dopo Sarri era comunque riuscito a mantenere la squadra ad alti livelli), decretandone il clamoroso e inaspettato fallimento all’ombra del Vesuvio. Ora toccherà a Rino Gattuso risollevare una squadra ancora “in tempesta” o, come detto dallo stesso “Ringhio” dopo il successo sul Sassuolo, ancora malata.
Una malattia che deve presto guarire, perché l’anno prossimo il Calcio Napoli (lontanissimo dalla zona Champions, distante 11 punti), non può certamente permettersi di restare fuori dall’Europa.