Partita temutissima: al San Paolo in uno stadio semivuoto con circa ventimila spettatori, il Calcio Napoli affronta la Fiorentina. Sì, proprio la Fiorentina, la stessa squadra che pochi mesi fa distrusse il sogno scudetto con una tripletta di Simeone (con la complicità di Orsato in Inter Juventus) e, praticamente, consegnò lo scudetto alla Juventus.
Clima caldissimo con oltre 25° ed una umidità che costringe le squadre a ritmi più blandi che costringono il Calcio Napoli a manovre meno vivaci ed ad un pressing d’attacco meno efficace e la Fiorentina a correre un po’ meno con le sue frecce d’attacco.
Ancelotti presenta dal primo minuto Maksimovic al posto di Albiol e Mertens al posto di Milik. A porta Karnezis è preferito ad Ospina. Centrocampo con Hamsik centrale, Allan e Zielinsky.
Il Calcio Napoli cerca subito di prendere in mano la gara ma nel primo tempo la squadra viola riesce non solo a fermare le offensive azzurre ma, in contropiede, si rende pericolosa con Chiesa mentre Karnezis si esalta deviando un tiro dal limite dell’area oltre la traversa. si può dire che questa è la prima parata di un portiere del Calcio Napoli in campionato.
È un primo tempo molto al disotto delle possibilità degli azzurri che, comunque si fanno preferire con i tiri di Insigne (due volte) e Callejon. La squadra di Ancelotti riesce piuttosto bene a fermare i viola e non soffrono più di tanto la rapidità degli avversari.
Piuttosto il centrocampo con il solito Allan a fare da unica vera barriera e con Hamsik e Zielinsky che danno molta qualità ma poca aggressività rende impossibile una continuità nell’azione d’attacco. Mancano, inoltre le verticalizzazioni, la rapidità nell’azione e la spinta sulle fasce che sono limitate dalla pochezza offensiva di Mario Rui ed Hysay i quali si confermano ottimi difensori di chiusura ma mediocri in fase offensiva.
Nel secondo tempo c’è una sola squadra in campo ma i ritmi bassi non consentono la continuità nel pressing ed in fase offensiva. Il possesso palla diventa a totale vantaggio del Calcio Napoli ed anche le conclusione sono solo verso la porta di Dragovszy. L’imprecisione, però, resta uno dei limiti maggiori di questa squadra.
Ancelotti cambia inserendo Milik al posto di un Mertens al di sotto delle sufficienza ed ancora lontanissimo dagli schemi del mister. Poi butta nella mischia il rapido Ounas.
La partita si sblocca con una bellissima verticalizzazione di Milik verso Insigne che stoppa il pallone in area ed incrocia sul palo più lontano. È il 79’ ed il Calcio Napoli concretizza una superiorità apparsa netta nella ripresa.
Ancelotti fa entrare, a questo punto, Rog per Insigne. Nessun pericolo verso la porta di Karnezis: è il Napoli, anzi, a sfiorare il raddoppio con Zielinsky a tu per tu con Dragovszy.
Insigne migliore in campo. Sufficiente la prova di Hamsik centrale e di Maksimovic in difesa.
Ed ora il debutto in Champions con la Stella Rossa.
(foto sscnapoli)
Articolo pubblicato il: 15 Settembre 2018 20:30