venerdì, Dicembre 20, 2024

Calvizie: arriva un nuovo trattamento per la rigenerazione capillare

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

La calvizie o alopecia androgenetica interessa il 70% degli uomini e il 40% delle donne ad un certo stadio della loro vita. L’utilizzo di PRP, plasma ricco di piastrine, è una nuova terapia che favorisce il rinvigorimento dei capelli presenti e arresta la perdita degli altri.

 

Calvizie: arriva un nuovo trattamento per la rigenerazione capillare

La calvizie è un problema che ossessiona un’alta percentuale di uomini e donne. L’idea di perdere i capelli, per un uomo, è un incubo. E’ stato calcolato, che 8 italiani su 10 sono disposti a tutto pur di prevenire la caduta e che in certi casi arrivano a spendere oltre 600 euro l’anno per risolvere o quanto meno tamponare il problema.

Sono stati fatti molti progressi nella ricerca e di recente è stata sperimentata una nuova terapia: PRP, plasma ricco di piastrine. Nella medicina rigenerativa o in dermatologia, l’utilizzo di PRP, plasma ricco di piastrine, è una pratica ormai consolidata a livello internazionale, cresciuta considerevolmente nel trattamento della chirurgia estetica.

 

Calvizie: arrivano i nuovi trattamenti per la rigenerazione capillareE’ un trattamento tra i più dibattuti e consiste di un plasma ricco di piastrine, un potente concentrato di fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti.              Si ottiene grazie a una tecnica che prevede la centrifugazione del sangue prelevato dallo stesso paziente, da cui si trae la parte plasmatica ad alta concentrazione di piastrine.

E’ importante sapere, per coloro che intendono sottoporsi a PRP, di riferirsi sempre a centri specializzati e autorizzati a questo trattamento, che in alcuni regioni italiane necessita di un via libera da parte di un centro trasfusionale ospedaliero.

Calvizie: arrivano i nuovi trattamenti per la rigenerazione capillareAlcuni studi scientifici internazionali hanno dimostrato che questo trattamento favorisce il rinvigorimento dei capelli presenti e ad arrestare la perdita degli altri, una ricrescita sostanziale in circa l’80% dei casi, mentre in altri appare del tutto inutile.

 

In caso di calvizie in fase avanzata, la terapia ha scarsi risultati poiché i bulbi sono ormai già in fase di atrofia. Altre ricerche  prevedono l’utilizzo combinato di fattori di crescita ricavati da batteri al fianco della PRP o sulla tecnica di iniezione del plasma arricchito di piastrine nel cuoio capelluto attraverso la pelle utilizzando degli aghi (elettroporazione).

 

Calvizie: arrivano i nuovi trattamenti per la rigenerazione capillareLa calvizie: cause

La crescita, caduta e ricrescita dei capelli è un ciclo che si ripete circa 20 volte durante l’esistenza di un individuo. In certe persone, in particolar modo di genere femminile, la durata di ogni ciclo può raggiungere i 6 anni. Una piccola percentuale di persone presentano una perdita di capelli sintomatica che si verifica a causa di:

  • Una recente malattia, troppo uso di cortisone o antibiotici o di una forte perdita di peso con diete ferree.
  • Troppo lavoro e stress
  • Durante la gravidanza o allattamento per i cambiamenti ormonali
  • Nella pubertà
  • Mancanza di vitamine
  • Trattamento a base di sostanze chimiche per creare dei ricci permanenti ai capelli.

Questi motivi possono causare dei punti calvi sulla testa, ma temporanei che possono essere eliminati ed i capelli si ristabiliranno da soli. Ricordiamo che  Il numero di capelli caduti è più che normale, fino a 100 pezzi al giorno.

 

Calvizie: arrivano i nuovi trattamenti per la rigenerazione capillareLa calvizie: chi ne soffre

Sulla testa di una persona cresce fino a 150.000 capelli, e una perdita così piccola non è terribile, perché al posto di quelli caduti, crescono subito i nuovi. Ahimè circa il 95% di tutte le persone che invece  soffrono di una quantità insufficiente di peli sulla testa si parla di  Alopecia androgenetica.

La calvizie: che cos’è

L’alopecia androgenetica è conosciuta come calvizie  ed è la tipologia di perdita di capelli  più diffusa che  interessa oltre il 70% degli uomini. Questa problematica ha due cause: andro cioè gli ormoni androgeni  maschili e genetica cioè  predisposizione ereditaria ed è caratterizzata da una lento rimpicciolimento dei follicoli piliferi sul cuoio capelluto e di conseguenza la produzione di capelli sottili, corti e depigmentati.            Esistono varie forme di Alopecia, si va  da forme leggere con il solo arretramento della linea frontale, fino ad un’alopecia più grave, quella della mancanza di capelli in un’area molto ampia.

La problematica della calvizie non deriva dal numero di capelli che cadono ma dal fatto che molti di essi vengono sostituti da capelli più corti e sottili, che danno luogo a scoperture del cuoio capelluto, diradamento. E’ fondamentale prima di andare incontro ad una completa atrofia del bulbo pilifero di intervenire ed affrontare una visita specialistica.

 

Calvizie: arrivano i nuovi trattamenti per la rigenerazione capillareLa calvizie: come si manifesta

Esiste anche una Alopecia da invecchiamento che inizia dopo i 50 anni di età con un diradamento che coinvolge tutta la capigliatura e non a zone glabre. Un’analisi su Jama Dermatology ha mostrato che la maggior parte delle persone colpite da alopecia percepiscono il loro disturbo come fortemente invalidante e manifestano sintomi di ansia o depressione specialmente nelle donne diventa spesso un trauma psicologico. Intanto i trattamenti contro la calvizie stanno facendo passi avanti, ricerca e studi per cercare continuamente soluzioni, rimedi e cure opportune.

Sappiamo che nell’alopecia androgenetica c’è una compromissione dell’attività delle cellule germinali da cui origina il bulbo, che rappresentano una sorta di “sala regia” per la formazione del capello – spiega Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. “Le nuove ricerche scientifiche che coinvolgono trattamenti all’avanguardia sono rivolte a queste cellule germinali. Queste sono cellule della matrice, che via via che si riproducono, spingono verso l’alto quelle nate in precedenza”.

Durante la risalita le cellule elaborano nel loro interno la cheratina andando incontro al “processo di cheratinizzazione” divenendo in questo modo progressivamente più rigide.  Subito al di sopra delle cellule delle matrice sono presenti alcuni melanociti che hanno il compito di “colorare le cellule” grazie alla melanina, che diventeranno la “corteccia” del capello.

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