L’evento è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Napoli attraverso l’azienda speciale SiImpresa, con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
I buyers proveniente da Giappone, Usa, Taiwan, Kazakistan e Kirghizistan sono stati tra i più interessati agli incontri B2B che si sono tenuti nel Salone delle Grida della Camera di Commercio di Napoli nell’ambito dell’iniziativa “Eccellenze Made in Naples”. Sono state coinvolte 26 aziende del settore calzaturiero, pelletteria ed accessori, selezionate dall’ICE.
L’evento è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Napoli attraverso l’azienda speciale SiImpresa, con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Nelle teche allestite nella storica sede di piazza Bovio, i prodotti dell’eccellenza artigianale, proposti dagli stessi creatori, sono stati raccontati e descritti ai buyers. Storie di ricerca della qualità e del gusto, di imprese che attraversando varie generazioni si sono tramandate l’arte della pelletteria, declinata negli accessori moda che segnano lo stile italiano nel mondo.
Nel corso di due giorni sono stati organizzati ben 161 incontri B2B, che hanno coinvolto circa 30 buyers provenienti da 12 Paesi. Particolarmente apprezzata l’accoglienza e l’organizzazione, curata nei minimi dettagli. Gli investitori asiatici si sono soffermati molto sul design e sui materiali usati per creare le calzature artigianali, mostrando gradimento e interesse. Le componenti della delegazione giapponese, hanno invece espresso giudizi molto lusinghieri sui modelli di guanti proposti, in colori diversi, con manifattura di altissimo livello.
“E’ solo uno dei primi appuntamenti di questo genere, che proseguiranno sicuramente anche in futuro – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola – Aziende che producono e già vendono direttamente all’estero, incontrando i buyers possono avere un ulteriore elemento di confronto e crescita. Iniziative come questa colmano un vuoto che pregiudica lo sviluppo delle imprese.
Per questo ritengo che sia interessante proseguire su questa strada, magari evitando che le nostre pmi disperdano denaro partecipando a fiere all’estero, potendo al contrario incontrare gli investitori di altri paesi a casa loro. Ho parlato in questi due giorni con i rappresentanti di imprese che conosco da anni. Alcune di queste realtà sono arrivate alla quinta generazione. Di cosa hanno bisogno? Devono essere aiutate a stare sul mercato, con la formazione in azienda perché non riescono a trovare ricambi nel personale e con sgravi contributivi sul costo del lavoro”.