Marano | I carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronto di sette indagati ritenuti vicini al clan Orlando-Polverino-Nuvoletta. I sette sarebbero responsabili di 3 richieste estorsive ai danni di titolari di una farmacia veterinaria che avrebbero fruttato 72mila euro.
Il gip di Napoli ha disposto per 6 indagati il carcere e per uno ha concesso il regime dei domiciliari. Secondo gli inquirenti, sono tutti affiliati alla cosca che da Marano controlla una parte dei comuni a Nord di Napoli e devono rispondere, a vario titolo, di estorsione e tentata estorsione, reati aggravati dalle finalita’ mafiose. L’indagine ha consentito di documentare nel dettaglio tre episodi estorsivi di cui due consumati e uno tentato, verificatisi tra il 2015 e il 2019, ai danni di padre e figlio titolari di un esercizio commerciale a Giugliano. Le vittime, per avere denaro per pagare il ‘pizzo’, avevano persino avviato le procedure per la vendita di un locale di loro proprieta’.
Fondamentale per l’inchiesta l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della farmacia veterinaria, nella quale gli indagati si sono recati piu’ volte, in orari di apertura al pubblico, per minacciare anche con violenza i due e pretendere ingenti somme di denaro che avrebbero dovuto estinguere presunto debiti contratti da uno dei figli del titolare. In un’occasione, una delle vittime e’ stata prelevata dal proprio negozio e condotta all’interno di un deposito di rivendita di materiale edile al cospetto di elementi di peso del clan che le hanno ribadito la necessita’ di pagare. I provvedimenti restrittivi arrivano nell’ambito di una indagine piu’ ampia sull’organizzazione criminale degli Orlando che si arricchisce sempre di nuovi adepti; tra i destinatari Luigi Esposito, alias Gigino e Celeste, che appena scarcerato nell’estate 2017 dopo anni di detenzione si e’ rimesso al vertice del clan ormai decapitato, Carmine Carputo gia’ affiliato ai Polverino, a testimonianza della integrazione criminale dei due gruppi, e Sabatino Russo, gia’ vicino ai clan giuglianesi.
Carmine Carputo, classe ’56
Luigi Del Prete, classe ‘90
Vittorio Di Giorgio, classe ‘75
Michele Di Maro, classe ‘72
Luigi Esposito, classe ‘59
Sabatino Russo, classe ‘65
Raffaele Scognamiglio, classe ‘75
Articolo pubblicato il: 12 Settembre 2019 11:05