Ieri, lunedì 24 giugno, la Squadra Mobile di Napoli ha arrestato due persone ritenute responsabili dell’omicidio del 27enne Mirko Romano, avvenuto a Melito il 3 dicembre 2012. Si tratta di Mario Riccio (28enne di Mugnano) e Francesco Paolo Russo (29enne di Pompei): secondo gli inquirenti, i due sono rispettivamente il mandante e l’esecutore di quella che fu un’epurazione interna al clan Amato-Pagano.
Secondo le risultanze investigative (basate su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni telefoniche, e quella che la Questura definisce “un’ampia messe di riscontri”), la vittima, entrata nel clan nel pieno della seconda faida di Scampia, era il killer preferito dai vertici degli Amato-Pagano.
Ad eseguire l’agguato fu, per gli inquirenti, il giovane Francesco Paolo Russo, di cui Romano si fidava. Fu attirato in una trappola e ucciso, quindi il corpo venne abbandonato ai margini della strada dove sarebbe poi stato rinvenuto dai Carabinieri la mattina del 3 dicembre 2012.
Il tradimento dell’amico avrebbe collocato secondo gli inquirenti Russo ai vertici del gruppo, specialmente nel traffico di stupefacenti, per poi esserne pian piano marginalizzato.
Articolo pubblicato il: 25 Giugno 2019 11:50