Un verbale choc fa emergere una triste realtà: la Camorra che entra negli ospedali napoletani e impone il pizzo alle ditte impegnate nei vari lotti di lavori. Le indagini fanno riferimento al dicembre 2017, quando il clan Basile del Vomero (già sotto inchiesta per presunte tangenti alla Sma Campania) impone il pizzo a una delle ditte di un raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto un subappalto per la manutenzione al Cardarelli. Come riporta Il Mattino, a un certo punto la conversazione (ottenuta grazie a intercettazioni ambientali) si interrompe: è così che la cimice della squadra mobile (messa all’interno dell’auto giusta) capta il suono delle banconote, contate con fare da ragioniere da uno dei presunti camorristi fresco di “bussata di porta”.
L’inchiesta della Dda di Napoli, coordinata dai pm Celeste Carrano e Henry John Woodcock, porta con sé la convinzione che in almeno due casi la tangente sia andata a buon fine: in un primo episodio, uno dei presunti boss emergenti dell’area collinare stringe tra le mani 1000 euro, li mostra al proprio complice e li fa “suonare” con quel sonoro catturato nell’auto “ambientalizzata” da una cimice; in un secondo caso, invece, la tangente incassata (i babà) è di 30mila euro, imposta a una ditta titolare di un appalto sempre all’interno del Cardarelli.
Articolo pubblicato il: 7 Maggio 2018 12:38