Camorra | La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito una misura di custodia cautelare, emessa dal gip partenopeo, nei confronti di cinque indagati ritenuti responsabili di sequestro di persona a scopo di estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso e dell’aver agevolato il clan Mazzarella, con roccaforte nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. L’indagine e’ un approfondimento dell’inchiesta che avevano condotto al fermo di pm a febbraio, eseguito dai carabinieri, nei confronti di Salvatore Bonavolta e Alberto Sassolino. Gli elementi raccolti hanno, infatti, consentito di individuare altre persone coinvolte nel sequestro di persona legato agli interessi nel traffico internazionale di stupefacenti delle famiglie Bonavolta, che risiede a San Giovanni a Teduccio, e Del Vecchio, radicata a Capua, nel casertano.
La sottrazione di circa 350mila euro da parte di Pasquale Del Vecchio, somma destinata all’acquisto di una partita di cocaina in Olanda e a lui affidata da Mariano e Salvatore Bonavolta, ha determinato una rappresaglia di quest’ultimo e dei suoi sodali per ottenere la restituzione del denaro; un gruppo di persone ha portato via dalla sua abitazione un cognato di Pasquale Del Vecchio, estraneo alle attivita’ criminali, e lo hanno trasferito in un appartamento di San Giovanni a Teduccio nella loro disponibilita’. La vittima, grazie al coordinamento tra carabinieri e polizia, e’ stata immediatamente liberata. Nel corso delle intercettazioni, gli indagati hanno inneggiato alla mafia e manifestato compiacimento per il buon esito dell’operazione, con il proposito di ripetere in futuro azioni criminali della stessa stregua.
Articolo pubblicato il: 10 Luglio 2019 17:35