La Procura di Salerno contesta il reato di omicidio stradale alla donna di 31 anni, N.L., ritenuta responsabile dell’incidente avvenuto a Campagna, in provincia di Salerno, e costato la vita al maresciallo dei carabinieri Francesco Pastore, di 25 anni, e all’appuntato scelto dell’arma Francesco Ferraro, di 27 anni e nel quale è rimasto ferito il maresciallo Paolo Volpe, attualmente ricoverato in ospedale.
La donna è rimasta coinvolta in passato in vicende di droga. In particolare, era una delle 15 persone alle quali, nel giugno 2019, al culmine di un’indagine iniziata nel 2015, i carabinieri della Compagnia di Eboli (Salerno) notificarono altrettante misure cautelari, emesse dal gip su richiesta della Dda.
Tra i reati contestati, a vario titolo, anche l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. In manette finirono esponenti di spicco della famiglia malavitosa Del Giorno, della Piana del Sele, ritenuta dagli inquirenti in contatto con la ‘ndrangheta dalla quale acquistava la droga da rivendere. La dona decise di patteggiare la pena e venne condannata a tre anni di reclusione.
La donna, alla guida del suv, è risultata positiva all’alcoltest ed anche alla cocaina, ma quest’ultima positività deve essere confermata da un controesame. La procura di Salerno le contesta il reato di omicidio stradale.
Articolo pubblicato il: 8 Aprile 2024 16:04