mercoledì, Marzo 26, 2025

Campi Flegrei, registrata diminuzione velocità di sollevamento del suolo

Il bollettino settimanale diffuso dall’Osservatorio Vesuviano-Ingv sugli eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei.

Dopo gli eventi sismici di Md=4.6 (13/03) e Md=3.9 (15/03), nell’area dei Campi Flegrei, “si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, il cui valore potrà essere definito con l’acquisizione di ulteriori dati, che saranno disponibili nelle prossime settimane”. A riportarlo è il bollettino settimanale diffuso dall’Osservatorio Vesuviano-Ingv.

Nella settimana, si apprende, dal 17 al 23 marzo 2025, nell’area dei Campi Flegrei sono stati localizzati in via preliminare 42 terremoti con magnitudo Md≥0.0 (Mdmax=1.7 ± 0.3).

“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato – viene riferito -, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

Il bollettino

“Dalla metà di aprile ad agosto 2024 – si legge – il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Da fine agosto il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10±3 mm/mese alla stazione GNSS di RITE. Tra i giorni 15 (inizio dello sciame) e 16 febbraio si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm alle stazioni nella zona di massima deformazione, con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera. I dati del mese successivo allo sciame sismico del 15-19 febbraio evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese. Dopo gli eventi sismici di Md=4.6 (13/03) e Md=3.9 (15/03) si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, il cui valore potrà essere definito con l’acquisizione di ulteriori dati, che saranno disponibili nelle prossime settimane. Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 24 cm da gennaio 2024”

“Nella settimana di riferimento – prosegue – i dati in continuo monitorati dalla rete geochimica non hanno mostrato variazioni significative dei parametri acquisiti, pur confermando i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale ed aumento del flusso di fluidi emessi. Nell’area di Pisciarelli (versante esterno nord-orientale della Solfatara), che negli ultimi anni ha mostrato le maggiori variazioni nel processo di degassamento, i valori del flusso di CO2 dal suolo registrati in continuo dalla stazione FLXOV8 evidenziano il perdurare dei trend pluriennali già identificati. Nell’ultima settimana i flussi di CO2 dal suolo misurati non hanno mostrato variazioni significative rispetto ai periodi precedenti. Nell’ultima settimana la temperatura ha mostrato un valore medio di ~97 °C, lievemente superiore alla temperatura di condensazione – conclude – del fluido fumarolico (~95 °C)”.

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