Campi Flegrei: l’agenzia regionale per la mobilità ACaMir ha tracciato le vie di fuga in caso di emergenza. Ma c’è l’incognita dei cantieri in via Marina e piazza Garibaldi.
La Giunta regionale della Campania ha approvato un’importante delibera, con cui sono state individuate le aree di incontro e gli accessi alla viabilità principale per l’allontanamento della popolazione in caso di emergenza dovuta all’eruzione dalla zona rossa dei Campi Flegrei.
Il lavoro, frutto di analisi del territorio e ascolto delle istituzioni locali, è stato realizzato dall’agenzia regionale per la mobilità ACaMir, cui nel gennaio 2017 era stato affidato il compito di individuare le “aree di incontro per l’esodo di massa e i relativi cancelli di accesso alla viabilità principale”.
Tuttavia, come riportato da “Il Mattino”, c’è l’incognita dei cantieri aperti: per immettersi nell’autostrada A3, i 300mila residenti dei quartieri di Chiaia, San Ferdinando, Posillipo e Montecalvario dovranno attraversare quella via Marina che oggi è il cantiere aperto per antonomasia della città partenopea (e che si spera termini entro marzo 2019). Chi abita nei quartieri di Bagnoli, Soccavo e Pianura e a Pozzuoli dovrà invece radunarsi nell’area di piazza Garibaldi-Stazione Centrale, che però nelle stesse note inviate alla Protezione civile nazionale e alla Regione viene definita dai tecnici del Comune di Napoli “allo stato parzialmente praticabile, essendo in corso lavori di riqualificazione urbana” per il completamento del parcheggio interrato.
Le vie di fuga tracciate interessano quasi un milione di residenti delle zone comprese tra i quartieri di Napoli (San Ferdinando, Montecalvario, Chiaia, Posillipo, Bagnoli, Soccavo, Pianura, Vomero, Fuorigrotta, Chiaiano, Arenella) e i Comuni di Pozzuoli, Giugliano, Bacoli, Quarto e Monte di Procida.