mercoledì, Novembre 27, 2024

Capri, Federalberghi sul cantiere sulla Provinciale: “Follia limitare transito senza preavviso”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Sergio Gargiulo (presidente Federalberghi Capri): “Limitare senza preavviso il transito in piena estate è un gesto da folli”.

Capri è stanca di chi prende decisioni sulla sua pelle”. E’ la denuncia del presidente di Federalberghi isola di Capri, Sergio Gargiulo che fa seguito all’improvviso inizio dei lavori ordinanti dalla Città Metropolitana di Napoli per il ripristino dei muretti della Provinciale nel tratto interessato dall’incidente al bus dello scorso anno, lavori che rendono necessario un senso di transito alternato che sarà attivo fino al 7 luglio, iniziato senza che neanche le amministrazioni comunali dell’isola fossero state messe per tempo al corrente della necessità dell’avvio dei lavori.

Stabilire un intervento stradale improvviso con la stagione turistica già in corso ed in un’area sensibile dell’isola è da folli – attacca Gargiulo – Come si fa a non immaginare i disagi che si possono creare su un territorio di un’isola particolare come la nostra. E’ l’ennesimo schiaffo in faccia agli operatori del turismo ma anche agli stessi turisti ed ai capresi costretti a subire ancora una volta decisioni scellerate di chi decide senza azionare il cervello e senza tener conto delle esigenze del territorio”.

Gargiulo rincara la dose: “Quale mente geniale può pensare di intervenire in piena estate in un’area dove transitano migliaia di persone ogni giorno con l’unico risultato di complicare la vita sull’isola a chi la frequenta? Scelte che annullano il lavoro degli operatori che vanno in giro per il mondo a promuovere l’immagine un’isola organizzata, capace di accogliere i suoi ospiti come si deve”.

Siamo stanchi – aggiunge Gargiulo – e sono stanco anche io che da decenni combatto con l’ignoranza di chi è chiamato a prendere decisioni che investono un’isola che dovrebbe fare della cultura dell’accoglienza il suo vanto ed invece si mostra nuda con i suoi problemi e le scelte incomprensibili di chi invece di ascoltarci si gira dall’altra parte. Di chi è la colpa questa volta?”.

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