Le cellule ingegnerizzate Car-T sono efficaci nella cura dei tumori. Ne da comunicazione la Novartis, in occasione del 61mo meeting annuale della American Society of Hematology (ASH).
La terapia, già in uso per il trattamento di due tipi di neoplasia, una degli adulti e una dei bambini, è ora stata provata anche nella realtà clinica, su pazienti che non erano stati coinvolti nelle sperimentazioni controllate degli studi clinici, con buoni risultati.
Avevamo già annunciato ad ottobre gli importanti riscontri ottenuti nel trattamento di bambini e ragazzi con Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) a cellule B, e di adulti con Linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL), diventati resistenti alle altre terapie, o nei quali la malattia era ricomparsa dopo le cure.
Ora arriva la conferma. I risultati comunicati dall’Azienda farmaceutica si basano su informazioni provenienti da uno studio post-marketing di 15 anni, il quale va ad aggiungersi ai precedenti studi clinici che hanno portato all’autorizzazione d’uso di tisagenlecleucel, questo il nome dato alla nuova terapia immunocellulare.
Tisagenlecleucel è un’arma che, con tecniche di ingegneria genetica, viene inserita nelle cellule immunitarie del paziente per renderle in grado di attaccare il tumore. Nella pratica clinica ha dimostrato efficacia e sicurezza pari a quella già emersa dagli studi registrativi.
Paolo Corradini, Presidente della Società Italiana di Ematologia e direttore del Dipartimento di Oncologia e onco-ematologia dell’Università degli Studi di Milano afferma: “Questi dati aumentano la nostra conoscenza sul trattamento e costituiscono una conferma importante che ci aiuta nell’impiego clinico di tisagenlecleucel, strategia che resta destinata a pazienti selezionati, che va applicata in centri selezionati e in base ai criteri stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco“.
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