Nella giornata di ieri due deputati del M5S, Antonio Del Monaco e Marianna Iorio, hanno visitato il carcere di Santa Maria Capua Vetere, accolti dalla dirigente Elisabetta Palmieri. Come riporta “Il Mattino”, lo hanno fatto dopo la lettera-denuncia di Samuele Ciambriello, il garante dei detenuti.
Infatti, le istituzioni, a tre anni dallo stanziamento di due milioni e 190mila euro per i lavori di allacciamento del carcere alla rete idrica comunale, non sono ancora riuscite ancora a sbloccare l’iter per la gara d’appalto che porterà alla costruzione della condotta idrica, grave problema della struttura.
Ma, a proposito di condotta idrica, Del Monaco annuncia importanti progressi nella trafila burocratica: “Abbiamo incontrato i reclusi e, almeno quest’anno, hanno spiegato di non aver sofferto la carenza dell’acqua come nei periodi precedenti. Ma -ha spiegato Del Monaco- una novità c’è, perché abbiamo contattato l’ufficio tecnico del comune di Santa Maria Capua Vetere. C’è una data, il 24 settembre, giorno in cui il progetto finale dell’impianto idrico sarà presentato. Da quel momento in poi partirà la gara d’appalto”.
Un’altra emergenza del carcere di Santa Maria Capua Vetere è rappresentata dal basso numero di educatori: su 960 detenuti ospitati ve ne sono soltanto cinque. Un numero decisamente esiguo per il recupero sociale dei detenuti.
Gli agenti di polizia, inoltre, sono troppo pochi per il grado di pericolosità dei reclusi (a volte capita che un solo agente di polizia penitenziaria sia responsabile di due padiglioni). Senza dimenticare che il vicino impianto di rifiuti emana odori sgradevoli: tutte problematiche che saranno portate a Roma dai parlamentari pentastellati.
Articolo pubblicato il: 11 Settembre 2018 11:46