Un documento unico che racconta gli aneddoti, le testimonianze e i retroscena di una delle tradizioni popolari più travolgenti del Sud Italia. Giovedì Grasso, 24 febbraio, prima visione del Docufilm sul Carnevale di Montemarano per la regia di Giuseppe Falagario da un’idea di Roberto D’Agnese, prodotto dalla Scuola di Tarantella Montemaranese nell’ambito del progetto “Made in Irpinia”.
Per vederlo basta collegarsi alle ore 21 sulla pagina Facebook della Scuola di Tarantella Montemaranese o del Carnevale di Montemarano oppure inviare un messaggio WhatsApp al 340.2829757 con scritto “Sabballa” e si riceverà il link YouTube.
Il docufilm è dedicato ai protagonisti di uno dei Carnevali più antichi della Campania, ricco di una profonda narrazione popolare, che ha visto coinvolte oltre settanta persone di Montemarano, figure emblematiche e protagoniste, che racconteranno in video la loro inedita storia. Un’ora e un quarto che evidenzia l’autenticità e i valori del Carnevale di Montemarano, interpretato come una macchina complessa, sintesi di tante energie e di altrettante figure professionali su uno degli eventi più rappresentativi della cultura popolare italiana.
Lo spaccato di interazione virtuale sta trovando una profonda espressione anche nel ciclo di “Incontri Popolari”. Dopo gli approfondimenti dedicati alla musica popolare, con la presenza di Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Pietra Montecorvino, I Cantori di Carpino, per citare alcuni degli artisti più rappresentativi della cultura popolare italiana che hanno preso parte agli incontri, quest’anno spazio alla tradizione popolare.
Nell’ultimo incontro si è discusso di Procida, Capitale della Cultura 2022, insieme all’Assessore al Turismo dell’isola, dell’incredibile tradizione dei Mamhutones di Mamoiada, con la partecipazione dell’Assessore al Turismo e del presidente della Pro Loco. Insieme agli ospiti fissi Ugo Vuoso, presidente del Centro Etnografico Campano, e Pierpaolo De Giorgi, hanno già partecipato agli incontri anche il sindaco di Guardia Sanframondi per i “Riti Settenali”, il Presidente della Fondazione dei Gigli di Nola, il Prof. Esposito del Centro di Ricerca “Annabella Rossi”.
Con la partecipazione di circa cento persone collegate da tutta Italia per ogni appuntamento, “Incontri Popolari” si conferma un momento di grande importanza per riportare al centro del dibattito una risorsa di inestimabile valore come la tradizione popolare.
Articolo pubblicato il: 22 Febbraio 2022 10:27