Le bizzarre avventure di Jo-Jo: polemiche per un episodio del cartone giapponese, con Napoli mostrata in tutta la sua bellezza e allo stesso tempo piena di delinquenza e corruzione.
È polemica sul web per un episodio di Le bizzarre avventure di Jo-Jo, manga e cartone animato giapponese, ambientato nella città di Napoli. Come riporta “Fanpage”, il manga segue le avventure dei discendenti della famiglia Joestar, soprannominati Jo-Jo, dislocati in differenti epoche: in questo caso, il protagonista fa visita proprio a Napoli.
Se da un lato la città viene dipinta in tutta la sua bellezza, con il Golfo in primo piano, l’episodio è però pieno di luoghi comuni su delinquenza e corruzione. Un venditore ambulante espone la sua mercanzia su un tappetino disteso sul marciapiede e cerca di convincere una coppia di turisti ad acquistare qualcosa, mentre un uomo passa e scippa la borsetta della ragazza.
Inoltre, mentre il protagonista attraversa i vicoli della città, un uomo sembra vendere droga a un ragazzino. Nel frattempo, la scena si sposta su un uomo che rifila una banconota a un uomo in divisa, presumibilmente un poliziotto, nel tentativo di corromperlo. E poi, ancora, due ragazze chiedono indicazioni al protagonista su dove si trovi Santa Chiara, mentre un altro uomo, con il pretesto di aver urtato una delle due, le sfila il portafoglio.
Da sottolineare però, come osservato da “Vesuviolive”, che le storie de Le bizzarre avventure di Jo-Jo sono ambientate in tutto il mondo, per cui vengono scelte soltanto le città più belle del pianeta ma che hanno problemi con la criminalità. Tantissime altre metropoli hanno quindi ricevuto lo stesso “trattamento” di Napoli. Nell’episodio ambientato nella città partenopea, inoltre, il protagonista Giorno Giovanna decide di scalare le vette della mafia per fermare il traffico di droga e la violenza.
Sta di fatto che la polemica si è accesa, proprio come quella di qualche mese fa su un altro cartone animato, stavolta made in Italy: Adrian. Infatti, nel primo episodio della produzione targata Adriano Celentano, appare una immaginaria e oscura Napoli del 2068, vista come sede della “Mafia International”, dalla quale partivano tutte le operazioni criminali dell’organizzazione.