Casalnuovo di Napoli. Erano prevedibili le dimissioni da consigliere comunale di Giovanni Nappi: dopo la recente nomina nel Consiglio Nazionale del Terzo Settore, infatti, il leader storico del partito democratico Casalnuovese non ha nascosto la sua soddisfazione e la voglia di impegnarsi, nei prossimi mesi, per svolgere al meglio il ruolo che è stato chiamato a ricoprire.
Con Decreto n. 201 del 19/12/2024 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha disposto il rinnovo della composizione del Consiglio Nazionale del Terzo Settore e Nappi e’ stato nominato membro dell’organismo nazionale in qualità di rappresentante per le autonomie regionali e locali.
“L’architetto Salvatore Rea, persona e professionista che stimo profondamente, saprà svolgere al meglio il suo ruolo in quest’ultima fase della consiliatura. Da parte mia, continuerò a lavorare per la comunità casalnuovese attraverso numerose iniziative sul territorio, ma al contempo dovrò offrire il mio contributo alla struttura ministeriale dedicata al mondo delle associazioni e del Terzo Settore. Si prospetta un anno entusiasmante e ricco di nuove sfide sotto questo profilo.
Per quanto riguarda la politica locale, approfitterò di questa fase per raccogliere elementi utili a una riflessione più ampia e legati a eventuali future scelte.”
Queste le parole di Giovanni Nappi, che, nonostante le dimissioni, lascia intendere che il suo è tutt’altro che un addio alla politica casalnuovese.
Subentra in consiglio comunale l’architetto Salvatore Rea, che commenta così questa opportunità di entrare a far parte dell’assise: “Sebbene questa consiliatura sia ormai giunta alla fase finale, sono onorato di poterla accompagnare in questo momento conclusivo. Raccogliere il testimone da una figura di grande esperienza, politica e personale, che ha saputo coinvolgermi con entusiasmo anche da fuori assise, rappresenta per me un’importante opportunità.
Intendo portare avanti, con continuità e attenzione, il percorso tracciato in città da Nappi in questi anni: una visione alternativa per la comunità, con un approccio differente rispetto a quello di chi amministra, che tuttavia potrà essere collaborativo qualora si presentino occasioni di convergenza.”
Articolo pubblicato il: 3 Gennaio 2025 19:54