venerdì, Novembre 22, 2024

Caserta, allarme knockout game: aggressione e poi video sul web

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Caserta: l’allarme knockout game (fenomeno “giovanile” partito dagli USA) è scattato dopo l’improvvisa aggressione a un ragazzo.

Anche a Caserta è scattato l’allarme knockout game, fenomeno consistente in una rissa “programmata”, da filmare per poi pubblicare il video sui social network. Come riporta “Il Mattino”, in pieno Centro un ragazzo di vent’anni è stato infatti colpito senza alcuna ragione con un pugno sulla nuca.

L’episodio è accaduto davanti ai porticati in via Roma, a pochi passi da una pattuglia dei vigili urbani di servizio all’incrocio con via Cesare Battisti. Il ragazzo, che si trovava in compagnia di due amici, ha raccontato che a colpirlo è stata una ragazza (come confermato anche da una serie di passanti).Caserta, allarme knockout game: aggressione e poi video sul web Dopo l’aggressione improvvisa, i ragazzi si sono poi ritrovati quasi accerchiati da un gruppo di ragazzine. I tre amici hanno così urlato e attirato l’attenzione dei passanti, per poi rivolgersi ai vigili urbani: tuttavia, le ragazzine sono riuscite a fuggire rapidamente.

Knockout game, una triste moda tra i giovani

Il cosiddetto knockout game (ovvero colpisci il passante) è nato circa 4 anni fa negli USA, causando diverse vittime. Episodi del genere si sono verificati anche in Italia. Nel 2017 tre ragazzi sono stati arrestati in provincia di Pordenone per aver sferrato improvvisamente, e senza motivo, potenti colpi sul viso di ignari passanti, e, un mese fa, tre casi del genere sono stati registrati anche a Castellammare di Stabia.

A Piacenza, inoltre, la polizia postale indaga su un fenomeno che sta coinvolgendo un numero consistente di adolescenti: essi si danno appuntamento sui social, s’incontrano per strada, si picchiano e filmano tutto, per poi “postare” i video sul web. Finora sono 63 i giovani identificati: secondo la polizia, l’“organizzatore” sarebbe un 15enne.

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