La Squadra Mobile di Caserta, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e su mandato del gip di Napoli, ha eseguito sette misure cautelari in carcere contro il clan dei Casalesi per estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
L’indagine riguarda un gruppo, quello di Michele Aria, destinatario di uno dei provvedimenti ed ex cutoliano nonché referente dei Casalesi nell’area di Teano e a Caserta Nord, che taglieggiava gli imprenditori della zona anche con l’alleanza con il clan Papa, di cui è stato arrestato il reggente.
In particolare, l’organizzazione criminale aveva preso di mira un concessionario di auto, che, quando non è riuscito a pagare le rate del pizzo, è stato preso di mira con spedizioni punitive anche con mazze, pestaggi e il tentato incendio della sua attività commerciale. L’inchiesta ha portato alla luce numerose estorsioni. Tutti i destinatari di misure restrittive erano liberi.
Articolo pubblicato il: 20 Giugno 2020 10:39