In un comunicato inviato alla nostra redazione il Comitato dei lavoratori CPL denuncia il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. “Siamo ancora una volta a dover comunicare agli utenti che i lavoratori della (fatta fallire Acms Caserta, nel 2012 dal trio delle meraviglie Caldoro-Vetrella-Nappi con appoggio della Provincia di Caserta Dott. Zinzi) e affidata “impropriamente” alla società PRIVATA Clp Esposito “interdetta da 3 anni dal Prefetto di Napoli impegnati su Caserta e Province Casertane con annesse linee Interregionali (Cassino-Venafro-Benevento) non hanno ricevuto lo stipendio. Si deve ancora come ogni mese, elemosinare ciò che spetta di diritto, si prospettano disagi per chi vive nelle periferie, per le giuste proteste di chi non percepisce le retribuzioni. La triplice sindacale (CGIL-CISL-UIL) con una nota datata 15/11/2017 chiede in modo “silente” all’azienda di conoscere la data di un presunto pagamento delle spettanze di OTTOBRE con annessi ticket (buoni-pasto), nessuno dei Committenti di questi servizi (Regione Campania) scrive o fa sapere se è tutto in regola con i pagamenti versati all’azienda per pagare i dipendenti “gestita dal Commissario del Prefetto Dott. P. Maddalena e dagli -Omissis-“ e perché quest’ultima omette i suoi doveri! Dire vergogna è poco, alla Regione-Prefetto-Commissario-Omissis diciamo, noi lavoratori non vogliono essere merce di contrattazione, nel rispetto del senso civico si offre collaborazione per svolgere il proprio servizio all’utenza, nel contempo si chiede al Presidente della Regione Campania Dott. De Luca Vincenzo e al Presidente della Commissione Trasporti della Campania Dott. Cascone Luca una soluzione definitiva per questa gravosa situazione gestionale di questo pessimo servizio pubblico. I lavoratori sono esasperati e non intendono più sostenere una situazione “mal gestita”, “commissariata”, che ogni mese si vive per non parlare del dentro o fuori dei licenziabili della 223/91 63 unità/famiglie. Si avvicina il periodo di Natale e di privazioni per chi effettua un servizio pubblico, questo non tranquillizza di certo il modo di svolgere un lavoro in sicurezza. Con la prosecuzione di questo stato non vorremmo arrivare a gesti e conseguenze gravose per noi e per tutti”.
Articolo pubblicato il: 17 Novembre 2017 17:54