Caserta, sindaco contro Feltrinelli: “Nella guida troppi stereotipi”
Carlo Marino: il sindaco di Caserta in polemica con Feltrinelli sulla guida che consiglia ai turisti di non fermarsi in una zona “quasi del tutto dominata dalla Camorra”.
Forte polemica tra il sindaco di Caserta, Carlo Marino, e la casa editrice Feltrinelli. Oggetto di discussione è la guida turistica “Italia del Sud e isole”, in cui figurano molti luoghi comuni su Caserta e i territori limitrofi. A pagina 83 è infatti scritto testualmente: “Attratti dalla costa, sono pochi i visitatori che si dirigono nell’entroterra. In realtà il territorio subito a nord di Napoli è irrimediabilmente poco attraente, trattandosi per lo più di una distesa di sobborghi poco entusiasmanti. Quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato triangolo della morte, non è un’area in cui soffermarsi; anzi la cosa migliore da fare è attraversarlo senza fermarsi e raggiungere Caserta, appena a Nord del suddetto territorio, ove un’ovvia attrazione è la grande Reggia con il suo parco”. Inoltre, la guida sembra di fatto limitare la città di Caserta alla sola Reggia: “Caserta incongruamente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini che si estendono fino a Napoli, è nota come la Versailles di Napoli per la sua vasta Reggia settecentesca, l’unica attrazione di questa città moderna per il resto anonima”. La stessa reggia vanvitelliana è poi definita “struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazione artistica”.
Guida turistica, la lettera del sindaco Marino a Carlo Feltrinelli
Il sindaco di Caserta Carlo Marino ha così scritto una lettera di protesta a Carlo Feltrinelli, presidente del gruppo Effe 2005: “Gentile Presidente, leggo con stupore, ma soprattutto con grande rabbia e disappunto, che la Guida Feltrinelli “Italia del Sud e Isole” (la Easy Rough Guide, per la precisione) ha confezionato una descrizione del territorio della città di Caserta e della sua provincia profondamente falsa e lesiva dell’immagine di chi la abita. Sappiamo benissimo che esistono dei pesanti problemi nelle aree della nostra provincia, nessuno nega i fatti. Tuttavia, una narrazione diffamatoria e intrisa dei peggiori stereotipi antimeridionali non rende giustizia a questa meravigliosa terra. Nella Guida l’area a nord di Napoli, che comprende Aversa e l’Agro aversano viene addirittura definita “una distesa di sobborghi poco entusiasmanti. Quasi del tutto dominata dalla camorra e a volte chiamata “triangolo della morte”, non è un’area in cui soffermarsi; anzi, la cosa migliore da fare è attraversarla senza fermarsi”.
Un linguaggio offensivo, figlio dei peggiori stereotipi razzisti che hanno penalizzato e spesso condannato col marchio di infamia un territorio ricco di risorse e di persone perbene, che da anni si impegnano quotidianamente per superare quei problemi che affliggono questa comunità, ma che in buona parte sono stati superati.Questa è “Terra di Lavoro”, terra felix, di opportunità, di risorse, di cui siamo tutti profondamente orgogliosi. La nostra città di Caserta, poi, viene tratteggiata come una “città anonima e incongruentemente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini”. In questo modo viene compiuto prima di tutto un errore di carattere urbanistico, figlio di un’evidente ignoranza dei luoghi, dal momento che la struttura della nostra città non è affatto quella da voi descritta. Ma lo sa che abbiamo il Palazzo Reale più bello del mondo?? La Reggia di Caserta, che è parte integrante della nostra città, che è il simbolo della nostra comunità di cui siamo più orgogliosi, da molti è considerata superiore a Versailles e a qualsiasi altra dimora reale del pianeta. Il Comune ha collaborato con il Direttore della Reggia, Mauro Felicori, grazie alla cui opera sono stati raggiunti eccellenti risultati.
E sa che a comporre il sito patrimonio mondiale dell’Unesco della nostra città, accanto alla Reggia, ci sono il Belvedere di San Leucio, luogo di una bellezza incantevole nonché esempio di una straordinaria visione sociale ed economico-produttiva messa in campo dai Borbone, e l’Acquedotto Carolino, capolavoro di ingegneria idraulica frutto del genio del Vanvitelli? Lei probabilmente non sa che disponiamo di un Borgo medioevale, chiamato Casertavecchia, che costituisce l’antica città di Caserta, che è tra i meglio conservati d’Italia ed ospita ogni anno uno dei Festival più longevi ed importanti del Meridione. La vostra Guida definisce “anonima” una città come la nostra che ospita quasi 2 milioni di visitatori all’anno tra Reggia, Belvedere di San Leucio, Casertavecchia e tutti gli altri meravigliosi luoghi di cui disponiamo. La nostra è una città con un sistema di accoglienza turistica all’avanguardia, con delle strutture recettive di prim’ordine, con degli operatori del settore che lavorano ai massimi livelli, con grandi sacrifici ed eccellenti risultati. Abbiamo tutto l’anno eventi legati alla convegnistica, allo sport (nel 2019 saremo sede delle Universiadi) e ospitiamo spettacoli (come recentemente avvenuto alla Reggia e al Belvedere) di livello internazionale, con artisti del calibro di Uto Ughi e Jonas Kaufmann. E voi cosa fate? Considerate “anonima” la nostra città e ne sconsigliate la visita? Vergogna, vergogna, vergogna! Oltre a non contenere tutte queste informazioni, la Guida non solo critica maldestramente perfino la Reggia, come non farebbe nemmeno il più sprovveduto degli osservatori, ma omette di citare alcuni grandissimi capolavori facenti parte del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del nostro territorio. Penso all’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere (il più grande d’Italia dopo il Colosseo), al Museo Campano di Capua, che custodisce alcuni reperti di straordinario valore di epoca preromana, alla Basilica di Sant’Angelo in Formis o all’eccezionale dotazione artistica dell’era normanna di cui è ricca la città di Aversa. Senza contare il Litorale Domizio, con i suoi 43 km ininterrotti di costa, o il Matese, con paesaggi mozzafiato tra colline e montagne. A tutto ciò vanno aggiunte le innumerevoli eccellenze enogastronomiche presenti in ogni zona della nostra provincia.Dispiace che un gruppo editoriale quale quello che lei presiede, uno dei più importanti nel panorama italiano ed europeo, adoperi simili toni, degni di una propaganda antimeridionale, in genere usata da chi nei nostri territori non ci è nemmeno mai venuto. Invito lei, i suoi dipendenti e i suoi collaboratori a compiere una visita (reale, stavolta) del nostro territorio. Sono convinto che alla fine converrà con me che la recensione contenuta nella vostra Guida sia del tutto fuorviante, oltre che sgradevole e fortemente offensiva nei confronti di un territorio meraviglioso quale è il nostro. Infine, stiamo valutando la possibilità di adire le vie legali per tutelare l’immagine dei casertani e del territorio dell’intera provincia di Caserta“.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.