Violenza sessuale e rapina a Castel Volturno: l’uomo è stato arrestato in Sicilia grazie al Dna trovato sul corpo delle vittime.
Un 30enne di origini nigeriane, Martins Ozua, è stato arrestato per violenza sessuale ai danni di un’operatrice sanitaria impegnata in una struttura di Castel Volturno e poi per aver tentato di violentare un’operatrice sociosanitaria, riuscendo però solo a rapinarla.
L’uomo (che non ha regolare permesso per restare in Italia) è stato raggiunto da un provvedimento di arresto eseguito dalla squadra mobile della Questura di Caserta e di Agrigento. Le violenze risalgono al novembre 2019, ma poi l’uomo si era poi trasferito in Sicilia dove era stato arrestato per altre rapine violente: ora si trova in carcere ad Agrigento. Stando alle indagini, l’uomo sarebbe entrato nelle abitazioni delle due donne (residenti a Castel Volturno e Mondragone) sfondando il vetro della finestra e impugnando un coltello.
La prima vittima, infermiera 70enne, non ebbe la forza di opporsi alla violenza, mentre l’altra sarebbe riuscita a fuggire. A incastrare il violentatore seriale sarebbe stato il Dna trovato sul corpo delle sue vittime, comparato con la banca dati centrale di Roma.