Si è conclusa l’inchiesta sul sistema di corruzione e favori sessuali a Castel Volturno, che nello scorso gennaio portò agli arresti di funzionari comunali.
Come riporta “Il Mattino”, l’avviso di conclusione è giunto al dirigente dell’Ufficio tecnico Carmine Noviello (59 anni) e Luigi Cassandra (58enne comandante della polizia municipale), accusati di far parte di un diffuso sistema di corruzione andato avanti per anni con al centro proprio l’ufficio tecnico del Comune.
Tra gli indagati destinatari dell’avviso per i quali la Procura di Santa Maria Capua Vetere si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, figurano anche Rosario Trapanese (50enne dirigente dell’Italian Maritime Academy Technologies di Castel Volturno), il dipendente dell’Ufficio tecnico comunale Antonio Di Bona (53 anni), Giuseppe Russo (62enne tecnico comunale), Francesco Morrone (62enne maresciallo della locale polizia municipale) e Giuseppe Verazzo (50enne geometra privato).
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone hanno intercettato i due in ufficio, scoprendo che in qualche circostanza, Di Bona in particolare, si è fatto pagare “in natura”, anche in Comune, da persone che chiedevano il suo intervento per vicende edilizie. Per alimentare il sistema, Noviello e Di Bona si sarebbero serviti del professionista privato, in passato consulente dell’Utc, Giuseppe Verazzo, anch’egli finito in cella.
Complici di Noviello anche i vigili urbani Luigi Cassandra e Francesco Morrone, condotti ai domiciliari a gennaio con il tecnico comunale Giuseppe Russo. I due della Municipale avrebbero omesso di procedere ai sequestri quando emergevano illegittimità edilizie, inviando false comunicazioni all’autorità giudiziaria: non rispondono però di corruzione, ma solo di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
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