venerdì, Dicembre 27, 2024

Castellammare di Stabia, 4 arresti per droga nell’operazione “Blacklist”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’indagine ha avuto inizio nel settembre del 2017 all’indomani di un raid armato avvenuto nel centro storico di Castellammare di Stabia, in cui erano rimasti feriti, a colpi d’arma da fuoco, due pregiudicati.

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione, a Castellammare di Stabia e nella Casa Circondariale di Secondigliano, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La predetta misura è esito della pronuncia della Sesta Sezione penale della Corte Suprema di Cassazione.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale partenopea e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia stabiese, ha avuto inizio nel settembre del 2017 all’indomani di un raid armato avvenuto nel centro storico di Castellammare di Stabia in cui erano rimasti feriti, a colpi d’arma da fuoco, due pregiudicati di zona responsabili di aver aggredito poco prima uno spacciatore che aveva utilizzato altri canali di approvvigionamento dello stupefacente.

Le indagini

La conseguente attività investigativa, compiuta attraverso attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento e l’escussione di numerosi assuntori di stupefacente, ha consentito non solo di ricostruire meticolosamente la vicenda genesi dell’indagine e di eseguire ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei cinque responsabili ma anche di accertare l’esistenza e la fruttuosa operatività di una piazza di spaccio nel centro antico di Castellammare di Stabia.

All’esito delle operazioni il provvedimento è stato notificato all’indagato detenuto presso la Casa Circondariale di Secondigliano mentre gli altri tre arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale a disposizione dell’A.G.

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