Il Tribunale del Riesame ha detto no alla richiesta di arresto per il vicesindaco di Cava de’ Tirreni, Enrico Polichetti, il cui nome compare nella indagine della Procura Antimafia di Salerno sul gruppo di Dante Zullo. Il pm, Vincenzo Senatore, aveva chiesto la misura restrittiva per l’esponente dell’amministrazione, con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
Come riportato da “Il Mattino”, l’accusa sarebbe maturata nell’inchiesta principale su associazione a delinquere, usura, estorsione e spaccio di droga. Ma per il Riesame non vi è alcuna esigenza di misura cautelare per Polichetti, tirato in ballo dal pentito Giovanni Sorrentino, che lo ha accusato di aver beneficiato alle ultime elezioni amministrative dei voti del clan capeggiato da Dante Zullo.
Ciò sarebbe nato dagli incontri tra Enrico Polichetti e lo stesso Dante Zullo, oltre che con esponenti della sua famiglia. Ma elementi per sostenere l’accusa di voto di scambio, allo stato delle indagini, non ce ne sono.
Secondo l’Antimafia, Zullo sarebbe riuscito ad infiltrarsi in attività istituzionali, per quella che la Dda definisce una “allarmante vicinanza del gruppo con esponenti di pubblici poteri”.
Foto: “Il Portico”
Articolo pubblicato il: 23 Gennaio 2019 18:44