Un farmaco utilizzato per il trattamento della Fibrosi Cistica sembra rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo di un rimedio per la Celiachia. E’ quanto emerge da uno studio che indaga le similitudini tra le due malattie e che è frutto della collaborazione tra ricercatori dell’Istituto San Raffaele di Milano, dell’Università di Napoli Federico II e dell’Università Paris Descartes.
La celiachia è una condizione autoimmune che colpisce circa una persona su cento ed è innescata dal consumo di glutine, proteina che si trova nel grano e nell’orzo. In chi ne è affetto, il consumo di glutine induce il sistema immunitario ad attaccare il muco che riveste l’interno dell’intestino tenue scatenando una serie di sintomi come gonfiore, vomito, diarrea.
La Celiachia si manifesta, tra le persone con Fibrosi Cistica, con una frequenza tre volte più alta. Quest’ultima è, a sua volta, una condizione in cui uno spesso strato di muco si accumula nei polmoni ed è causata da mutazioni in un gene che codifica per la proteina CFTR, provocando una serie di reazioni immunitarie simili agli effetti del glutine nei celiaci.
Il team ha scoperto che negli intolleranti al glutine, il peptide P31-43 si lega proprio al CFTR, inibendone la funzione e provocando infiammazione nell’intestino. Pertanto i ricercatori hanno somministrato a topi celiaci un farmaco sviluppato per trattare la fibrosi cistica.
I risultati, pubblicati su The Embo Journal, hanno mostrato che tale composto riesce ad impedire nei roditori i sintomi intestinali, poiché impedisce l’attivazione della risposta immunitaria (ANSA modificato).
Questi risultati suggeriscono la strada da esplorare per sviluppare terapie specifiche per una condizione, la Celiachia che, ad oggi, può essere trattata e controllata soltanto con una dieta rigorosamente priva di glutine.
Articolo pubblicato il: 7 Dicembre 2018 9:56