All’inizio si pensava che fosse solo una malattia infantile rara e limitata alla prima infanzia, invece si è trasformata in pochi anni in una condizione di frequente riscontro, con possibile insorgenza in ogni età della vita, inclusa quella geriatrica, a volte diagnosticata in soggetti con sintomi appena sfumati o del tutto asintomatici sul piano clinico. Può colpire individui di tutte le età; nella forma classica i sintomi si evidenziano allo svezzamento, ed i sintomi sono ritardo della crescita, diarrea e astenia. in altri casi invece possono essere presenti solo sintomi neurologici e la diagnosi è spesso fatta in età adulta.
Le persone con la celiachia non possono mangiare grano, avena, farro, orzo, segale ed alcuni prodotti dove è presente il glutine come farmaci , burro, cacao ed alcuni integratori. Il riso ed il mais sono privi di glutine. Quando assumono questi alimenti, il loro sistema immunitario reagisce, distruggendo i villi intestinali presenti nella mucosa intestinale. I villi sono molto importanti al nostro organismo, in quanto responsabili dell’assorbimento dei principi nutritivi portati dal cibo, che da qui poi entreranno nel sangue. Se tutto questo processo fisiologico non avviene, la persona manifesterà malnutrizione e deperimento organico.
Ultimamente si parla di casi di sensibilità al glutine con sintomi di nausea, vomito, colon irritabile, alternarsi di diarrea e stipsi, gonfiore intestinale. Associati a disturbi di stanchezza, sonnolenza e difficoltà di concentrazione. Questi disagi si manifestano, in genere, nel giro di minuti o poche ore dal consumo dei cibi contenenti cereali. Una sensibilità che può regredire dopo un periodo di astinenza dal glutine, al contrario della celiachia.
La diagnosi di celiachia si effettua mediante analisi del sangue che individuano specifici anticorpi, l’esame delle feci, ed in ultima analisi, biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, che serve a determinare attraverso l’esame istologico lo stato dei villi intestinali. Una diagnosi appropriata permetterà di scoprire l’esistenza ad una indisposizione nel consumo di alimenti contenenti glutine e la necessita di cambiare il proprio stile di vita alimentare.
Dott.ssa Patrizia Zinno
Articolo pubblicato il: 21 Gennaio 2018 16:12