Tra arte, suggestioni di un’antichità ancora oggi splendente e una gastronomia di altissimo livello, il ristorante-museo “Cenere” sceglie di intraprendere non solo un avvincente viaggio nel tempo, ma di segnare anche uno straordinario passo nella nuova storia del gusto. Accogliendo nella sua affascinante location in via Plinio, proprio vicino agli scavi di Pompei, l’ormai celebre Chef giramondo Pierpaolo Giorgio; il ristorante “Cenere” riesce infatti a proporre una nuovissima gastronomia in grado di rispecchiare, e ancor più esaltare, bellezza e bontà di un format all’insegna dell’arte, dell’alta gastronomia e del buon nettare di Bacco.
Diretto da Valerio Coppola, “Cenere” riesce dunque a rivelare, tra lastre di marmo latine, incantevoli affreschi e particolarissime anfore in pieno stile pop-art, un amore per il dettaglio, per la storia, per una cultura e una cura del commensale tale da rendere l’esperienza al ristorante di via Plinio davvero unica e inimitabile. Sulla tavola del suggestivo ristorante-museo, lo Chef Pierpaolo Giorgio riesce infatti a servire, proprio in linea con l’atmosfera della location, altrettanto suggestive portate come gli “Ziti Cenere”, con cenere di cipolla bianca di Pompei e pecorino di Bagnoli; il “Risotto di Menandro” con cacio e pepe, verza e nduja di Spilonga; e persino cn il valoroso cavallo di battaglia dello Chef classe ’83 “Tubettoni con vongole e lenticchie”.
«Mi sono dedicato con cura estrema ai dettagli dei soli venticinque coperti della sala interna e dei dodici in dehors – spiega infatti lo Chef Pierpaolo Giorgio – in quello che è sempre stato il posto in cui sin da ragazzo desideravo approdare, Pompei, a due passi dalla casa dei miei genitori». Tra arte, cibo, vino, il ristorante “Cenere” riesce dunque a celebrare un sogno, un trittico davvero saporito, ma ancor più un progetto assolutamente completo.
Con una cantina in grado di vantare ben più di 300 etichette, un minuzioso food pairing guidato dal direttore Coppola e una gastronomia fatta di tradizione, modernità, elementi fusion e deliziose varianti Gluten Free in grado di non far neanche più percepire la mancanza del glutine; il ristorante museo riesce quindi a offrire a ogni suo degustatore l’armonia di un momento, ma ancor più la gioia di un nuovo, ma al contempo, passato ricordo.
Dopotutto è risaputo: “corsi e ricorsi storici”; e a seguito delle sue esperienze professionali in hotel d’eccezione della costiera come il Syrenuse e il San Pietro, il ristorante l’Accanto dell’hotel Angiolieri di Vico Equense (prima al fianco di Michele Deleo, poi con Vincenzo Guarino e con il contributo al raggiungimento della prima stella Michelin) ed ancora “Le Axidie”, il “Fish Lab”; “Re Maurì” e infine “Cenere”, lo Chef Giorgio è dunque pronto a segnare, ancora una volta, il più memorabile dei successi; proprio come quello di una città che ancora oggi, e nonostante tutto, sa superbamente richiamare e affascinare ogni suo turista e goloso degustatore.
Articolo pubblicato il: 9 Dicembre 2023 14:13