Musica e cinema in lutto per la morte di un grande italiano. Se ne va infatti il maestro Ennio Morricone, deceduto stanotte all’età di 91 anni in una clinica romana, dove era ricoverato per le conseguenze di una caduta, nella quale si era rotto il femore.
Premio Oscar onorario nel 2007 (consegnatogli dall’amico Clint Eastwood e dedicato “a mia moglie Maria che mi ama moltissimo e io la amo alla stessa maniera”) e nel 2016 per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino (riconoscimenti cui si aggiungono altre 5 candidature) il Maestro è stato autore delle più belle colonne sonore del cinema italiano ed internazionale.
Morricone ha lavorato con registi del calibro di Sergio Leone (conosciuto tra i banchi della scuola elementare, con il quale ha fatto entrare nella leggenda capolavori come “Per un pugno di dollari”, “C’era una volta il west”, “Il Buono il brutto e il cattivo”, “Giù la testa” e “C’era una volta in America”), Brian De Palma (“Gli intoccabili”), Quentin Tarantino (“Django” e il premiato “The Hateful Eight”) e Giuseppe Tornatore (“Nuovo Cinema Paradiso”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “Malena”). Il regista siciliano ha tra l’altro terminato da poco un documentario dedicato al suo grande amico e maestro, ‘Ennio, the maestro’.
Le sue musiche sono state usate in oltre 60 film vincitori di premi, sancendo in maniera indelebile il suo legame col mondo del cinema. Membro dell’accademia nazionale S. Cecilia, nel 2017 è stato nominato Cavaliere al merito.
Tanti i ricordi sui social da parte di artisti, giornalisti e politici nei confronti di un grande uomo di cultura, il quale ha fatto dell’umiltà e della passione per il suo lavoro (accompagnate da una grande ironia) le caratteristiche che lo hanno fatto amare da tutti. L’Italia e il mondo intero saranno dunque per sempre riconoscenti a Ennio Morricone, forse l’alfiere più illustre della musica accompagnata al cinema.
Articolo pubblicato il: 6 Luglio 2020 10:25