Il Napoli tiene bene il campo sin dalle prime battute di gioco: pressing alto, squadra concentrata in pochi metri, nessun timore di uno stadio che i tifosi turchi rendono una arena festosa ed a fortissimo impatto psicologico per gli avversari.
Buono l’iniziò di Gabbiadini che nel primo quarto d’ora, prima si lancia su un cross dalla sinistra mancando di poco l’impatto e, dopo qualche minuto, lanciato da Allan, scaglia un destro velenoso ma non potentissimo verso il portiere turco, reattivo col piede per la deviazione.
Pur mantenendo il controllo della gara, il Napoli non concretizza l’enorme mole di gioco. Purtroppo, ancora una volta, sembra essere la mancanza di una vera punta di ruolo la nota dolente di una squadra che regala un calcio di ottima fattura anche per gli esteti di questo gioco.
Facilmente evitato il pressing degli avversari, il Napoli fraseggia nella propria metà campo fino a trovare l’uomo libero capace di innescare il trio d’attacco. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.
Ancora più Napoli nella ripresa: cala l’intensità del centrocampo turco e gli azzurri arrivano più frequentemente sulla trequarti avversari. Sarri sostituisce Gabbiadini (ancora opaca la sua prova: lontana dal gioco ed evanescente in area di rigore) con Mertens. Il belga, pur non in giornata di grazia, cerca con tocchi rapidi di velocizzare l’azione. Anche Insigne sembra beneficiarne ed i suoi tocchi sono sempre fendenti velenosi per la difesa turca.
Ma il Napoli non segna ed il calcio può essere spietato.
Al 76’ per un mani dubbio in area di Maksimovic, l’arbitro assegna un calcio di rigore al Besiktas. Dal dischetto Quaresma non sbaglia: 1-0.
Sembrerebbe continuare l’annata sfortunata del Napoli che, in Champions, proprio contro i turchi al San Paolo, nonostante un dominio di gioco sul campo, si era visto prima annullare un gol regolare (per le nuove regole sul fuorigioco) di Gabbiadini e, dopo, convalidare il vantaggio turco in netto fuorigioco.
Al 80’, però, ci pensa il capitano a rimettere le cose a posto con un tiro a giro potente ed implacabile dal limite dell’area. 1-1 Strameritato!!! Nella corsa di Marek verso i 600 tifosi venuti da Napoli, nel suo esultare battendo il pugno sul petto, c’è tutta la rabbia di un calciatore che, con quello di oggi, tocca quota 102 reti in maglia azzurra.
Gli azzurri potrebbero anche vincere se il tiro a giro, marchio di fabbrica di Insigne, non si spegnesse, a portiere battuto, di pochissimo a lato al 92’.
Sarri, nella ripresa sostituisce Jorginho (ancora distante dal giocatore ammirato lo scorso anno) con un sorprendente Diawara. Anche l’allenatore nelle interviste ci terrà a sottolineare la maturità del diciannovenne, subito in partita, pronto a recuperare palloni ed a metterci del suo anche nell’azione del pareggio. Spregiudicatezza dovuta all’età o talento puro? Vedremo nelle prossime partite.
Buona la prova di Maksimovic. In ripresa Hysaj, 7 in pagella per Hamsik;
Alla fine il possesso di palla sarà 53% a favore del Napoli. Solo 2 tiri in porta dei turchi contro i 6 degli uomini di Sarri. Dato che sanno spessore all’Ottima prova degli azzurri ancora troppo penalizzati dall’assenza di una punta di ruolo capace di concretizzare.
Da sottolineare ancora qualche sbavatura difensiva come nel caso del colpo di testa di Koulibaly che nel primo tempo respinge malissimo la palla regalando al Besiktas l’unica vera palla gol della partita.
Dopo queste due prestazioni sembra incredibile che il Napoli abbia raccolto solo un punto ma il calcio è abitudine agli scenari internazionali e capacità di sbagliare il meno possibile. Il Napoli deve solo fare tesoro di queste partite, correggere in organico quei (pochi ma importanti) difetti e continuare a seguire il suo allenatore capace, Anche in Europa, di giocare bene e far divertire.
Ora la situazione nel girone è la seguente: Napoli e Benfica 7; Besiktas 6; Dinamo Kiev 1. A favore degli azzurri la differenza reti. Prossima partita al San Paolo contro la Dinamo Kiev. Tutto APERTISSIMO!
Articolo pubblicato il: 2 Novembre 2016 8:42