Chiude con successo il salone Gustus dedicato al Food, Innovazione e Tecnologia
Food, innovazione e tecnologia: crescita costante per il salone Gustus. La nona edizione della fiera si chiude con un +15% di espositori.
Numeri in crescita per Gustus, il più importante salone del Centro-Sud del food e della tecnologia per la cucina professionale e per la ristorazione, che ha chiuso la nona edizione facendo registrare la presenza di 184 di espositori (+15%) e 12.500 visitatori professionali nella Mostra d’Oltremare di Napoli. Nel corso della kermesse l’affluenza si è protratta fino al tardo pomeriggio, in particolare l’ultimo giorno, tanto che diversi espositori si sono trattenuti posticipando le proprie partenze.
“Le nostre iniziative fieristiche – ha commentato Angioletto De Negri, patron di Progecta, che organizza la fiera – hanno spesso un trait d’union, in ossequio alla bontà del nostro territorio. Infatti, Gustus con l’agroalimentare e l’enogastronomia, si sposa con BMT, la Borsa Mediterranea del Turismo, e con il settore degli itinerari del turismo lento o di prossimità che propone anche percorsi gastronomici ed enogastronomici nelle aeree rurali e paesaggistiche italiane, i caseifici, le cantine, gli agriturismi e tutte le eccellenze del nostro ricco territorio. Questo è per noi un momento molto emozionante: vedere qui un 15% in più di espositori ci incoraggia ad andare avanti e fare sempre di più”.
Tre padiglioni per 8mila metri quadrati di superficie hanno ospitato un vasto programma di eventi che ha coinvolto i professionisti, le aziende e le eccellenze del territorio, oltre a tre concorsi, cinque premiazioni, due challenge e la presenza di 3.200 chef, con 90 show cooking permanenti e 40 corsi di formazione intensiva.
“Gustus – ha spiegato Giuliana Gargano, exhibition manager di Gustus – si conferma una comunità fisica e globale dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e della tecnologia, ma anche un osservatorio sull’intero settore. Abbiamo qui tutte le filiere sia dell’agroalimentare che dell’enogastronomia, con una presenza importante del mercato del surgelato, che è fondamentale nella ristorazione, ma anche della tecnologia, la vera accelerata di quest’anno, con i colossi nazionale e internazionali.
Assistiamo a una interconnessione sempre più forte, con la spinta del digitale, tra sala e cucina, all’ingresso delle automazioni e addirittura della robotica. Con l’inserimento di tecnologia e domotica si aprono delle riflessioni e nuove sfide che interessano i lavoratori, le professioni, le professionalità e l’aggiornamento, in un’ottica di una trasformazione del mondo del lavoro nel settore della ristorazione”.
Alla giornata di inaugurale di Gustus ha preso parte, tra gli altri, l’assessora alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato che ha spiegato di avere “apprezzato da vicino la grandiosità di questo evento, Gustus, che, giunto alla nona edizione, ha attirato sin subito tante persone, tanti esperti e anche tanti operatori del settore. Qui ci sono quasi 200 espositori, un dato importante, e attrarre qui nella nostra città, a Gustus, tante persone, tanti espositori e tanti operatori significa anche far crescere il turismo”.
Presenti per la Regione Campania, con uno stand a Gustus, anche gli assessori all’Agricoltura Nicola Caputo e al Turismo Felice Casucci. “Dobbiamo puntare maggiormente su questo settore – ha sottolineato Caputo – e forse essere anche maggiormente consapevoli della sua forza. Troppo spesso ci affidiamo ad elementi esterni, invece dobbiamo trovare in noi la forza di fare sistema, di metterci insieme e promuovere il brand Campania. I miei complimenti agli organizzatori di questa fiera che col passare del tempo sta crescendo enormemente, al ritmo costante di un +15- 20% all’anno”. Per Casucci “Gustus è un’opportunità che ci consente anche di ragionare su alcuni aspetti specifici e di sperimentare: noi, ad esempio, abbiamo adottato varie delibere sul tema dell’enoturismo e dell’olioturismo e per capire quali sono le necessità territoriali, le tendenze, le nuove occasioni è necessario anche da un confronto con gli operatori. I soggetti economici, anche non imprenditoriali, possono trarre beneficio da questi momenti, che sono momenti di largo spettro fieristico”.
Il salone ha ospitato, nei tre giorni, l’Emergency Food Contest, organizzato dal Dipartimento Solidarietà Emergenza della Federazione Italiana Cuochi, una competizione nazionale di cucina in emergenza il cui obiettivo è valorizzare e promuovere chi, anche in scenari difficili, riesce a creare ottimi piatti per le popolazioni coinvolte da un’emergenza. “Gustus – ha detto Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi – è una grandissima realtà, soprattutto per il Centro e il Sud Italia: la Federazione non poteva mancare a un appuntamento del genere ed è stata presente sia con i cuochi campani, le cui attività valorizzano la cucina italiana, che con il Dipartimento Solidarietà ed Emergenza che qui fa una competizione per preparare sempre più i team di professionisti in caso di calamità naturale. Bisogna far comprendere che in quei momenti bisogna anche garantire immediatamente dei pasti alle popolazioni colpite, ma bisogna farlo con professionisti competenti e capaci”.
Spazio, lunedì, al Burger Battle, talent show dedicato agli chef nel mondo del burger, alla presentazione dell’edizione 2024 della Guida alle 250 pizzerie della Campania de Il Mattino, con la premiazione, da parte del giornalista Luciano Pignataro, delle migliori pizzerie campane, e alla finale del campionato del mondo del miglior panettone marcato Fipgc, vinto da Michele Pirro, per la categoria classica, che ha battuto i prodotti realizzati da pasticcieri di numerosi paesi in gara, tra cui Italia, Spagna, Giappone e Francia. “L’importanza di Gustus, e il fatto che la fiera si tenga a Napoli, è fondamentale – ha detto il presidente della Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria Matteo Cutolo -. Ci ho tenuto a portare un campionato così importante in questa città perché è giusto che abbia una ribalta a livello nazionale per l’enogastronomia”.
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