I parenti si sono dati appuntamento all’esterno del cimitero di Poggioreale per chiedere alle istituzioni di attivarsi per riaprire al più presto l’accesso e consentire la visita dei defunti.
Protesta nel pomeriggio di ieri a Napoli davanti ai cancelli chiusi del cimitero di Poggioreale dove il 5 gennaio scorso un crollo, forse dovuto ai lavori nel sottosuolo della Linea 1 della Metropolitana, danneggiò oltre 200 loculi: all’interno di alcuni di questi, da lontano, si vedono anche diverse salme che continuano ad essere esposte alle intemperie. Come accade ogni 5 del mese i parenti si sono dati appuntamento per chiedere alle istituzioni coinvolte di attivarsi per riaprire al più presto l’accesso e, ripristinando l’agibilità dei luoghi, consentire la visita dei defunti.
Non potendo raggiungere i loculi dello storico cimitero che unisce Poggioreale alla collina di Capodichino, i parenti da settimane lasciano fiori e candele davanti al cancello chiuso dove ci sono anche le foto dei loro cari. Alle parole scritte su un lenzuolo affisso alle grate viene affidata tutta la rabbia nei confronti di chi non comprende il loro dolore: “Per voi si tratta solo di morti…..per noi sono il passato, il nostro essere, i nostri affetti più cari. Esigiamo rispetto!”.