È il 1985 e John Bennett (Mark Wahlberg) è un bambino di otto anni, figlio unico che vive a Norwood, nel Massachusetts. John, sogna che il suo nuovo orsacchiotto di nome Ted prenda vita e diventi suo amico. Il desiderio, coincide con il passaggio di una stella cadente che rende la sua speranza realtà. Il piccolo peluche, dunque, si anima e diventa in breve tempo una vera e propria celebrità. 27 anni dopo, John, ora 35enne, vive ancora a Boston con Ted, con il quale si gode una vita edonistica.
Warcraft è l’epica avventura di un conflitto tra mondi in collisione, basata sul celebre videogioco di Blizzard Entertainment. Il pacifico regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da fronti opposti, due eroi affronteranno un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra. Così ha inizio una spettacolare saga di potere e sacrificio, durante la quale la guerra avrà molte facce, ed ognuno combatterà per la propria causa.
Storie di un sergente dei Marine (Highway, detto Gunny): una vita di dura disciplina e di sacrifici, un bilancio severo (Corea e Vietnam) e un petto di medaglie e nastrini. A questo veterano viene assegnato (siamo nel 1983) il comando di un plotone esploratori dei marine: scomodo elemento per il sergente Webster e per il maggiore Powers (che per la sua età di guerre non ne ha mai fatte), Highway è una ben amara sorpresa per i suoi nuovi uomini, un branco di sfaticati, avvezzi nel campo ad una vita di lassismo. Cominciano le levatacce, le marce, i sacrifici più duri; frequenti i contrasti, inesplicabili certi ordini. Ma Gunny ha un compito preciso e puntigliosamente vuole espletarlo: di un gruppo di ragazzi deve fare degli uomini, poiché di compagni Marine ne ha visti cadere troppi e sa che si deve essere pronti ad ogni impresa e, quindi, preparatissimi in tutto.
Nella Londra di fine ‘800 il più famoso detective privato del Regno Unito, Sherlock Holmes (Robert Downey Jr.), e il suo partner il Dr. John Watson (Jude Law) sono sulla tracce di un uomo che concludeva riti di magia nera con l’uccisione di giovani donne. I due, riuscendo a interrompere un rito prima dell’omicidio, scoprono che il celebrante è Lord Blackwood (Mark Strong) e con l’aiuto e l’intervento dell’ispettore Lestrade e della polizia lo catturano e lo arrestano. Tre mesi dopo, Watson è fidanzato con Mary Morstan e si trasferisce da Baker Street 221B, dove viveva con Holmes, non vedendo l’ora di non dover più affrontare le sue eccentricità.
Conosciamo Claire (Catherine Frot) in una fase di grande cambiamento della sua vita. Vocata al lavoro come pochi ma legata ancora a un metodo che privilegia la cura premurosa e il rapporto empatico con le pazienti, l’infermiera specializzata inizia a mettere in discussione il suo ruolo quando il reparto maternità del piccolo ospedale dove lavora si prepara a chiudere i battenti. Claire cade vittima dei suoi stessi principi e valori stiracchiati, rifiutando di integrarsi in una moderna struttura ospedaliera che conta migliaia di nascite l’anno, una vera “fabbrica per bambini” che punta soltanto a efficienza e disumanizzazione.
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