L’ex senatore pronto ad acquistare il Circolo del Tennis, ma c’e’ distanza con la valutazione fatta nelle stanze di Palazzo San Giacomo e via Verdi.
Vendere, e farlo prima possibile. Il Comune di Napoli si e’ imposto questa soluzione per liberarsi di tutti i suoi beni. Da Palazzo Fuga al circolo Posillipo, passando per le case di Palazzo Cavalcanti e le Terme di Agnano. E’ l’unico modo per finanziare il Piano di rientro dal debito approvato dal Consiglio comunale. E tra i “gioielli di famiglia” c’e’ anche il Circolo del Tennis, che viene valutato 23 milioni di euro. A drizzare le antenne di fronte a questa possibilita’ proprio il presidente dello stesso, Riccardo Villari, che per oggi alle 18 ne ha convocato l’assemblea generale.
Al primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del Circolo del Tennis firmato dall’ex senatore napoletano, come riferisce l’edizione odierna de Il Mattino, in un articolo a firma di Maria Chiara Ausilio, la discussione sulla “delibera di giunta numero 56 del 14 febbraio 2018 con oggetto l’approvazione del piano delle valorizzazioni e delle alienazioni di immobili di proprietà comunale proposta al Consiglio”. Solo dopo si prevedono le comunicazioni del presidente.
“Voglio capire subito che cosa ne pensano i soci – spiega Villari – ogni decisione dovra’ essere presa nel segno della trasparenza. Da qui la mia decisione di convocare l’assemblea generale. L’iter e’ stato avviato: appena ho saputo dell’approvazione della delibera da parte della giunta ho ritenuto necessario mettere tutti al corrente di quello che stava accadendo e dell’ipotesi di acquisto”. Ipotesi, pero’, che non dovrebbe trovare tutti d’accordo, anzi. “So perfettamente che c’e’ chi non sara’ d’accordo – prosegue il presidente – allo stesso modo vi dico che invece siamo fortemente interessati all’acquisto. Il Circolo ha oltre cento anni, fa parte della storia di questa citta’ e siamo pronti al sacrificio purche’ sia sostenibile”.
Insomma, acquistare si’, ma al prezzo giusto. Che, da come si legge non e’ di certo quello previsto dal Comune. “Come possono chiedere ventitrè milioni di euro quando palazzo Sirignano alla Riviera di Chiaia è stato venduto a sedici. La valutazione fatta dal professore Irolli oscilla intorno ai sette milioni, non di più. In ogni caso quando arrivera’ la lettera del Comune con la quale ci propongono l’acquisto, se ne riparlerà. Per adesso continuiamo a pagare diecimila euro al mese di canone di locazione”.