martedì, Novembre 26, 2024

Circumvesuviana, stretta sulla sicurezza: guardie giurate armate nelle stazioni

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Eav: il presidente Umberto De Gregorio ha annunciato che dal 15 marzo al 15 settembre ci saranno guardie giurate armate nelle stazioni della Circumvesuviana.

Dopo il gravissimo fatto di cronaca dello scorso 6 marzo, quando una 24enne ha subito uno stupro da parte di tre giovani (poi arrestati) nell’ascensore della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, la Eav interviene con decisione sulla questione sicurezza nelle stazioni.

Per cercare di prevenire il più possibile episodi di microcriminalità, il presidente dell’azienda, Umberto De Gregorio, ha annunciato che nelle stazioni della Circumvesuviana ci saranno guardie giurate armate (“per l’espletamento di tali servizi di vigilanza armata extra occorreranno in media 42 ore di prestazione giornaliera”), oltre a ripetuti annunci all’utenza e un presidio costante presso l’apposita centrale operativa (“che ha il preciso compito di tenere sotto costante ed attenta osservazione gli impianti di videocontrollo installati presso le stazioni e rispondere ad ogni richiesta proveniente dai citofoni installati nella stazioni o a bordo dei treni”).Circumvesuviana, stretta sulla sicurezza: guardie giurate armate nelle stazioni Lo stesso De Gregorio, come reso noto su Facebook, ha sottolineato come questi servizi speciali di prevenzione partiranno il prossimo 15 marzo, per restare attivi fino al 15 settembre 2019, e saranno finalizzati a garantire “interventi mirati a contrastare quei fenomeni di microcriminalità frequenti nelle stazioni ed a bordo dei treni più a rischio”.

Il presidente dell’Ente Autonomo Volturno ha inoltre assicurato che la programmazione settimanale dei servizi “interesserà località e fasce orarie sempre diverse tra quelle individuate dall’analisi del rischio, consentendo di estendere gli interventi al maggior numero possibile di stazioni”.

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