Tra le persone coinvolte nel blitz dei carabinieri che questa mattina ha portato alla esecuzione di 15 provvedimenti, c’è anche Francesco Tiberio, il figlio del ras Augusto, capo storico del clan La Torre.
Clan La Torre | Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riciclaggio e favoreggiamento personale. Sono queste le accuse nei confronti di 15 persone da parte dei carabinieri della compagnia di Mondragone (Caserta), i quali hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea.
L’organizzazione di riforniva nell’area napoletana o attraverso il supporto di cittadini albanesi
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno permesso di far luce su un gruppo criminale che provvedeva all’immissione nella zona del litorale Domizio, e in particolare nel comune di Mondragone, di consistenti quantitativi di crack, cocaina e hashish, ottenuti tramite fornitori dell’area napoletana o attraverso la collaborazione di cittadini albanesi.
Nel corso delle indagini sono stati eseguiti arresti in flagranza e denunce in stato di libertà a seguito di singoli episodi di spaccio gestito tramite il sistema delle richieste telefoniche, nonché vari recuperi di stupefacente. Tra i destinatari dei provvedimenti (13 in carcere, uno agli arresti domiciliari e uno con divieto di dimora) figura Francesco Tiberio La Torre, 31 anni, figlio di Augusto, considerato lo storico capo dell’omonimo clan.