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Cocaina, identificato al Ceinge di Napoli il gene Rhes interruttore della dipendenza

Identificato nel gene Rhes un possibile fattore di vulnerabilità agli effetti psicostimolanti della cocaina. Lo dimostra uno studio preclinico del laboratorio di Neuroscienze del CEINGE

La cocaina è una potente droga diffusa, in Italia, anche tra i più giovani, che ha effetti devastanti sulla salute fisica e mentale di chi l’assume. Infatti, oltre alla dipendenza, questo stupefacente può causare severi problemi psichiatrici quali ansia, depressione e psicosi.

Al CEINGE-Biotecnologie avanzate di Napoli, nel Laboratorio di Neuroscienze del Comportamento, Alessandro Usiello, professore ordinario di Biochimica clinica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e il suo team di studiosi, hanno scoperto che il gene Rhes esercita un ruolo cruciale nella modulazione delle risposte comportamentali e molecolari indotte da cocaina. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Report (Nature Publishing Groups).

«In considerazione del fatto che l’espressione del gene Rhes è strettamente controllata dai livelli degli ormoni tiroidei durante lo sviluppo del cervello dei mammiferi – sostiene Alessandro Usiellonon possiamo escludere che varianti genetiche di Rhes o severe alterazioni tiroidee neonatali, che influenzano il livello di espressione cerebrale di questa proteina, potrebbero rappresentare nell’uomo un fattore di vulnerabilità individuale agli effetti psicotropi indotti dalla cocaina e più in generale da tutti gli psicostimolanti».

Articolo pubblicato il: 4 Novembre 2019 6:00

Maria Sordino

Maria Sordino - cura la pagina della sanità, sociale, attualità, è laureata in Scienze Biologiche, scrittrice.