Coldiretti: dopo 60 anni stop alle bibite senza succo d’arancia
Coldiretti: La quantità minima di succo di arancia nelle bibite, dovrà aumentare dal 12 % al 20%. Questo è uno storico successo per il Belpaese, con effetti positivi per i consumatori e per il frutteto italiano.
E’ entrato in vigore un provvedimento nazionale da parte del Parlamento, l’articolo 17 della legge comunitaria che prevede che la quantità minima di succo di arancia nelle bibite, dovrà aumentare dal 12% al 20%. Lo rende noto la Coldiretti in occasione dell’applicazione delle disposizioni contenute nella legge 161 del 30 ottobre 2014 che scattano il 6 marzo, trascorsi 12 mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica alla Commissione Europea del provvedimento in materia di bevande a base di succhi di frutta come richiamato dal comunicato della Presidenza del Consiglio del 24/5/17.
Ecco in cosa consiste
“L’innalzamento della percentuale di succo di frutta nelle bibite va a migliorare la qualità dell’alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità in forte aumento“, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Questo A questo si aggiunge l’obbligo della indicazione in etichetta della frutta utilizzata nelle bevande, una gradevole trasparenza sulla realtà Made in Italy, per stare attenti ai prodotti importati da paesi lontani”.
Un risultato straordinario per agricoltori e consumatori grandi e piccini, sottolinea l’organizzazione agricola, salutato con la Giornata nazionale di mobilitazione da Roma nel Palazzo Rospigliosi a Reggio Calabria fino a Catania con iniziative in piazza per aiutare i cittadini a leggere le nuove etichette e festeggiare l’agrume più consumato in Italia con maxispremute e conoscerne insieme le importanti proprietà nutrizionali.
L’arancia è un frutto molto importante, necessario nella nostra Alimentazione Equilibrata per la Salute ed il Benessere. Si narra che gli alberi crescessero nel giardino delle Esperidi, le tre bellissime fanciulle, figlie di Atlante e della Notte. L’origine si fa risalire alla Cina e al Giappone, ma è anche molto facile trovarlo in Spagna, Grecia e Italia, dove è stato importato prima dagli arabi ed in seguito diffuso in Italia nel XIV sec. in Sicilia, dove da allora gli aranceti rappresentano il caratteristico paesaggio delle campagne dell’isola.
L’arancia è importante per l’alimentazione
La frutta è la colazione ideale per anziani ed i bambini che hanno le difese immunitarie basse, o mal di gola o raffreddore. Al mattino, si consiglia, un inizio energetico, arricchito con delle arance a fettine e del miele, una preziosa fonte di sprint per iniziare la giornata. In commercio nei grandi supermercati abbiamo l’imbarazzo della scelta per acquistare un succo di arancia. Esistono tipologie diverse, come anche varie marche.
Ma non dobbiamo dimenticare che c’è un modo per scegliere ed acquistare: ” leggere l’etichetta ed i valori nutrizionali”.Spesso pensiamo che queste cose siano semplici, ma non è cosi. Esistono tantissimi tipi di succhi di frutta e non tutti sono genuini. Se si pensa che si tratta di frutta strizzata, 80% di acqua, zucchero e nutrienti in quantità minore rispetto alla frutta presente sull’ albero.
Ecco perché ad un certo punto è stato necessario una regolamentazione, peraltro fatta molti anni fa, una normativa sebbene rispettata dai produttori, non la conosce nessuno e questo ci porta a non saper scegliere in maniera adeguato il prodotto.
Consigli per come scegliere un buon succo di frutta
Trovare i veri succhi di frutta nei supermercati è molto difficile
Imparare a leggere gli ingredienti indicati sulla confezione, quantità di frutta, acqua e lo zucchero
Succo di arancia 100%. E’ un prodotto in vendita che sull’etichetta ci sarà scritto “ a base di succo concentrato”. E’ un prodotto a lunga conservazione che ha subito un trattamento termico alto che degrada le vitamine. Rimangono i Sali minerali e vengono arricchite con le vitamine
Il nettare di arancia. Può contenere dal 25% al 50 % di succo di arancia, è dissetante ma ha poche vitamine
Aranciata. La nuova normativa prevede che deve contenere il 20% di succo di arancia
I succhi di frutta genuini sono i più costosi ma le persone non li acquistano perché non capiscono la differenza
Succhi di frutta in confezione a brick è la bevanda più venduta nel banco frigo dei supermercati. E’ un prodotto che subisce una accurata pastorizzazione, contiene zuccheri ed è ricca di vitamina C che fa bene alla salute.
La spremuta di arance fresche bevuta subito è la migliore scelta. Contiene vitamina C e A e B ed un elevato numero di antiossidanti, i flavonoidi. Bastano per il fabbisogno giornaliero 2 o 3 arance al giorno.
E’ una bevanda che dovrebbe più spesso far parte della nostra alimentazione.
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.