È polemica per il blocco dei pagamenti dei buoni pasto a 5mila dipendenti del Comune di Napoli da parte della ditta che distribuisce i ticket. Come riporta “Fanpage”, alla luce dell’accaduto è arrivata la diffida alla ditta da parte di Palazzo San Giacomo, con l’avvocatura comunale che ha intimato alla società di cessare “il comportamento illegittimo” e di ripristinare “la fruizione dei buoni pasto regolarmente erogati”.
La società ex aggiudicataria della Convenzione Consip per il Servizio sostitutivo di mensa, secondo quanto ricostruito dal Municipio, ha fornito i buoni pasto per i dipendenti del Comune di Napoli maturati fino al mese di novembre 2021 ed è stata sempre regolarmente pagata.
La società creditrice che eroga i ticket mensa, a seguito della legge Salva-Napoli, incasserebbe circa 100mila euro in meno, visto che ai creditori non può andare più dell’80% del credito e non meno del 40%, a seconda dell’età del debito, in base all’emendamento contenuto nell’ultima legge finanziaria.
Successivamente, l’accordo va trovato con una transazione. Le domande vanno presentate entro aprile, altrimenti si perde il diritto a tutto l’importo. L’azzeramento dei ticket mensa da circa 7 euro l’uno era avvenuto a sorpresa negli scorsi giorni: i dipendenti comunali non avevano ricevuto alcun avviso. Da qui le denunce dei sindacati Cisl Fp, Csa e Cgil Fp, che hanno chiesto l’intervento del Comune di Napoli.
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