Comune di Napoli: ampia discussione nella riunione congiunta delle commissioni Mobilità e Politiche urbane su Anm e il potenziamento dei trasporti.
All’esame delle commissioni presiedute da Nino Simeone e Mario Coppeto i temi del trasporto pubblico: i riflessi sull’Anm dei tagli previsti nel bilancio comunale a partire dal 2022, le possibili conseguenze sul piano concordatario approvato dal tribunale, il potenziamento dell’offerta grazie anche a soluzioni alternative, per rispondere alla situazione eccezionale dovuta all’emergenza Covid-19.
Seguiranno approfondimenti specifici, da parte delle due commissioni, sui temi affrontati nella riunione odierna, che ha visto Nino Simeone tornare alla conduzione della commissione Infrastrutture e Trasporti. Hanno partecipato il vicesindaco e assessore al Bilancio Enrico Panini e gli amministratori unici della Napoli Holding e dell’Anm, Amedeo Manzo e Nicola Pascale.
Sul tema dei trasporti aggiuntivi sono arrivate informazioni positive, ha commentato a fine riunione il presidente della commissione Politiche urbane, Mario Coppeto: è urgente dare risposte al bisogno di mobilità dei cittadini in questa fase difficile, in particolare per gli studenti. Tema caldissimo, se si considera che alla base della non condivisibile decisione del presidente della Regione di chiudere le scuole per quindici giorni c’è stato, insieme al picco di contagi, il funzionamento inadeguato dei trasporti. L’amministratore unico dell’Anm, Nicola Pascale, ha confermato, ha detto Coppeto, che l’azienda potrà ampliare la propria offerta di trasporto per gli studenti. Quella di affiancare al trasporto pubblico risorse aggiuntive e alternative è stata una proposta che la commissione aveva già avanzato nel mese di maggio prefigurando le necessità che si sarebbero determinate con la fine del lockdown, che non sarebbe coincisa, come di fatto è avvenuto, con la fine dell’emergenza sanitaria. Nel corso della riunione, Pascale aveva infatti comunicato che 1 milione di euro (provenienti dal fondo nazionale istituito originariamente per compensare i mancati ricavi delle aziende di trasporto) sono stati destinati dalla Regione al potenziamento del trasporto per gli studenti, che l’Anm ha finora garantito con risorse proprie aumentandolo del 15 per cento. Con una procedura pubblica, alla quale si sta lavorando, saranno coinvolti i privati, tra cui i servizi di noleggio con conducente e le aziende dotate di pullman turistici.
Sul tema dei tagli ai trasferimenti comunali all’Anm previsti dal bilancio approvato dalla Giunta e prossimo ad arrivare nell’aula consiliare, la discussione è stata complessa e legata anche alle nuove prospettive gestionali prefigurate dal Documento Unico di Programmazione, che accompagna lo schema di bilancio e prevede che la partecipata Napoli Holding confluisca nell’Anm. Una scelta, definita “di fusione inversa”, spiegata dal vicesindaco Panini: dal 2016 a oggi, l’impegno della Napoli Holding è stato dedicato prima al piano industriale e poi al piano concordatario dell’Anm approvato dal tribunale fallimentare, con risultati molto positivi dal punto di vista economico-finanziario. È in questo ambito, e non su quello dell’efficientamento operativo, che non le compete, che la Napoli Holding ha operato in questi anni, ha ripetuto più volte l’amministratore unico Amedeo Manzo. L’azienda, che era tecnicamente fallita nel 2017, è stata di fatto salvata arrivando a ottenere, partendo da un passivo di 60 milioni, un utile d’esercizio, nel 2019, di 30 milioni e un piano concordatario omologato, obiettivo che pochi pensavano si potesse raggiungere.
Sulla fusione tra l’Anm e la Napoli Holding è il Consiglio che dovrà pronunciarsi, ha detto il presidente della commissione Mobilità, Nino Simeone; è stato fatto un grande sforzo da parte di tutti per salvare il trasporto pubblico locale, ma per tagliare circa 20 milioni all’Anm nel 2022 non vale la giustificazione dei fondi in più che la Regione dovrà riconoscere in adempimento della sentenza del Consiglio di Stato; se al taglio previsto si aggiungono gli oltre 22 milioni di perdite da mancati ricavi, i rapporti sindacali giunti al loro minimo storico e il momento drammatico che stiamo vivendo per il Covid, si potrebbe innescare una vera e propria bomba sociale.
Non si spiega, ha detto il consigliere Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle), come si possano prevedere in bilancio maggiori entrate di 5 milioni dal trasferimento regionale per il 2020 e un taglio di 19,5 milioni nel 2022: la verità è che è fallita la strategia di efficientamento delle partecipate comunali su cui la Napoli Holding era nata, e l’amministrazione de Magistris lascia alle future generazioni un fardello impossibile da sostenere, cioè un deficit di 2,6 miliardi di euro.
Il Partito Democratico, ha detto Aniello Esposito, farà le barricate in Consiglio contro questi tagli, che faranno fallire l’Anm e getteranno per strada 2500 famiglie, in una città i cui residenti non beneficiano di un servizio pubblico efficiente e sicuro.
Non va sottovalutato un altro problema, ha aggiunto Roberta Giova (La Città): quello dei riflessi che questi tagli potrebbero avere sul piano concordatario approvato dal tribunale. Se passa una tale falcidia, che non fa che peggiorare una situazione già ipercritica, come farà l’Anm a far fronte agli impegni presi con i creditori?
È stato complesso e accidentato, ha detto l’amministratore unico dell’Anm Nicola Pascale, il percorso che ha portato l’azienda nel 2019 all’equilibrio economico-finanziario. Questo risultato ha consentito di acquistare nuovi bus e di fare assunzioni. Ma ora sul piano nazionale è in corso uno tzunami, ha dichiarato Pascale, che per l’Anm significa una perdita di 2 milioni al mese per mancati incassi. Si sta verificando quanto il bilancio inciderà sulla vita dell’azienda e sul piano concordatario e c’è un confronto con la Regione per capire quanto sarà stanziato per le annualità successive, visto che per il 2020 la Regione Campania ha aumentato l’entità del trasferimento dal Fondo Nazionale Trasporti, portandolo da 58 a circa 64 milioni.
È proprio sulla distribuzione del fondo nazionale che è stata operata ai danni di Napoli una vera e propria discriminazione, ha detto il vicesindaco Enrico Panini. Il bilancio di previsione per il 2022 prevede la riduzione di circa 15 milioni di euro di trasferimenti dalle risorse della città di Napoli all’Anm sui 54 annualmente garantiti, e va considerato che questo è il più alto contributo versato da un Comune in Italia. La riduzione, resasi necessaria per far fronte a vincoli di bilancio, tiene conto del fatto che il Consiglio di Stato ha condannato la Regione Campania a incrementare a favore del Comune di Napoli le risorse che riceve ogni anno dal ministero dei Trasporti. È stata impugnata, ha concluso Panini, la delibera regionale che aumenta di 5 milioni il trasferimento per il 2020, perché tale cifra non costituisce un adeguato ristoro per le mancate attribuzioni degli anni passati.