Il dibattito in Consiglio Comunale sulla violenza contro le donne, presieduto da Alessandro Fucito, si è concluso con un intervento del Sindaco de Magistris e l’approvazione all’unanimità di una mozione sottoscritta da tutti i Gruppi
Il Sindaco de Magistris ha esordito dicendo che la situazione reale della violenza sulle donne è più grave di quella denunciata nelle cronache. Nelle case si registra un tasso impressionante di violenze, che non vengono minimamente denunciate.
Questo è il frutto drammatico del capitalismo entrato nella sua fase senile, di politiche neoliberiste e autoritarie, un sistema che tratta anche le persone e i loro corpi con il metro del denaro e si accanisce sui più deboli. Ha proseguito richiamando la centralità della persona, garantita all’art. 3 della Costituzione, che è al centro delle scelte fatte in questa città.
Ricordando anche la propria esperienza di magistrato, ha insistito sul senso etico indispensabile nei comportamenti di tutti ed ha richiamato le discriminazioni subite dalle persone transessuali.
Sulle politiche del Comune, il Sindaco ha ricordato che non si è scelto di lavorare su politiche basate su spot, perché l’obiettivo è risolvere i problemi delle donne vittime di violenza senza farle sentire ulteriormente marginalizzate. Necessario l’ascolto, l’accoglienza, l’azione giudiziaria nei confronti dei violenti. Non mancheranno risorse su questo, ha ribadito il Sindaco, anche grazie ad una efficace azione interistituzionale.
La costituzione di parte civile da parte del Comune nei processi per violenza è stato il primo segnale dei valori da perseguire, ma è ancora necessario un lavoro costante per promuovere un processo di emancipazione e di autonomia che passi prima di tutto per un cambiamento del linguaggio.
Napoli è un modello di difesa dei diritti, si è schierata in questo senso, e la comunità politica deve usare tutte le energie per “rimuovere gli ostacoli” di cui parla l’articolo 3 della Costituzione, con le armi della democrazia.
Subito dopo, la consigliera Quaglietta (PD) ha illustrato la mozione sottoscritta da tutti i gruppi consiliari soffermandosi sui dati allarmanti e ricordando che, finalmente e sempre più spesso, le donne hanno il coraggio di denunciare.
E’ un problema culturale, ha ricordato Quaglietta, che non deve essere affrontato a livello istituzionale ma anche educando le bambine e i bambini su questi temi. I vincoli imposti dalla convenzione di Istanbul, ratificata nel 2013, hanno consentito all’amministrazione comunale di agire su più piani.
Valeria Valente (PD) è intervenuta per dichiarazione di voto sulla mozione presentata esprimendo una forte critica per i contenuti dell’intervento del Sindaco ma ribadendo l’importanza di una mozione unitaria su un tema così importante.
Intervenuto sempre per dichiarazione di voto, Rinaldi (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra), ha ribadito la positività della collaborazione tra diverse forze politiche e di un lavoro comune per la città, senza dimenticare che il tema della violenza rimanda ad una visione della società, così come denunciato nel discorso del Sindaco.
Messa in votazione, la mozione, che a partire dall’adesione alla Convenzione di Istanbul, formula una serie di proposte per gli interventi del Comune sul tema del contrasto alla violenza di genere, è stata approvata all’unanimità.