La stagione del Sannazaro sarà inaugurata il prossimo 13 ottobre con Biagio Izzo ed il super collaudato spettacolo “Balcone a tre piazze”.
Magnificamente sospeso tra la più antica tradizione e la contemporaneità, il teatro Sannazaro cala i suoi assi per la nuova stagione 2023-2024.
Una nuova annata artistica etichettata con lo stesso titolo della celebre canzone di Pino Daniele “Tutta n’ata storia” che, come hanno detto l’amministratore Sasà Vanorio e la direttrice artistica Lara Sansone, “allargherà ancora di più lo sguardo verso le altre regioni italiane, favorendo la costante crescita in atto”.
“Una stagione – hanno ribadito i due numeri uno della bomboniera di via chiaia – che può essere chiamata dell’amicizia, in quanto abbiamo degli artisti in cartellone che pur non potendo esserci per la nostra ridotta capienza, hanno deciso di lavorare con noi. Un gesto di affetto per il Sannazaro che addirittura ha visto alcuni degli attori in programma, auto ridursi il cachet”.
Ed è con queste premesse e con la voglia comune di lasciare la tradizione nei propri cuori, pur allargando visione e spazi, che la stagione del Sannazaro sarà inaugurata il prossimo 13 ottobre con Biagio Izzo ed il super collaudato spettacolo “Balcone a tre piazze”. A seguire, sempre per il cartellone “Tradizione” sarà la volta di Carlo Buccirosso con “Il vedovo allegro”. Dall’8 dicembre, spazio ad una vecchia conoscenza del Sannazaro, con Massimiliano Gallo alle prese con il suo lavoro “ Stasera punto e a capo”, fino a giungere al 26 dicembre con lo spettacolo cult di Raffaele Viviani diretto da Lara Sansone “La festa di Montevergine”.
A febbraio, al Sannazaro, arriverà pure la commedia di Maurizio De Giovanni, “Mettici la mano” con Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra e la regia firmata dal compianto Alessandro D’Alatri. Ad aprile, sarà il turno del tradizionale appuntamento con il “Nuovo Cafè Chantant” di e con Lara Sansone mentre dal 3 maggio quello di Peppe Barra e “Pierino e il Lupo” di Prokofiev.
Parlando del cartellone “Contemporaneo”, sono tanti gli spettacoli in programma e tra questi, “La Felicità” di Assous con Gianfelice Imparato: “I duellanti” tratto dal racconto di Conrad, diretto da Mario Gelardi; “La Lezione” di Ionesco con Nando Paone e la regia di Antonio Calenda; fino a giungere a “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello con la regia e l’interpretazione di Geppy Gleijeses in scena insieme al figlio Lorenzo.
“Sono entusiasta di tornare al Sannazaro – ha detto Geppy- dove ho avuto la fortuna di vedere recitare, accanto a Luisa Conte, attori straordinari come Cannavale, Taranto, D’Alessio e De Vico, Tutti grandissimi artisti dai quali credo avere imparato qualche cosa. In più, da direttore di Teatro a Roma e produttore, devo complimentarmi con Sasà e Lara, per aver saputo portare un teatro meraviglioso ma in crisi verso la strada del successo”.
Da segnalare infine, tra le altre iniziative del Sannazaro per la prossima stagione, il progetto internazionale “Cantiere Sartoria” con “O Bejo No asfalto” di Nelson Rodrigues e le “Prime di settimana”, l’interessante rassegna che tra le proposte vedrà pure i lavori di Fortunato Calvino “Geltrude” e “Il Nobile Guardaporte” di Roberto Del Gaudio con Antonio De Rosa e la regia di Maria Verde.
Una nuova stagione tutta da godere, quindi, quella del Teatro Sannazaro. Un cartellone che sull’onda d’urto di un Centro di Produzione Teatrale sempre più in prima linea, farà ancora una volta riflettere, come ha detto la direttrice Lara Sansone, “sull’importanza della nostra storia e delle nostre origini, elementi fondanti per costruire e declinare l’arte in tutte le sue infinite possibilità”.