Dopo il grande successo decretato dalla messa in scena della “Dama di Picche” di Cajkovskj, che ha aperto la nuova Stagione Lirica e di Balletto 2019 /2020 del Teatro San Carlo, Mercoledì 18 dicembre alle ore 20.00 Juraj Valčuha, salirà di nuovo sul podio alla guida dell’Orchestra del Massimo napoletano per un pregevole ed accattivante appuntamento sinfonico, che in occasione dell’imminente Natale, proporrà un concerto legato proprio a queste lunghe e intense festività.
Protagonista della serata, assieme a Valčuha, sarà Radovan Vlatkovic, uno dei più grandi virtuosi del corno francese che ritorna di nuovo al teatro San Carlo, a 6 anni di distanza dalla sua ultima e brillante esibizione.
Molto interessante e di raro ascolto, anche il programma scelto per la serata che sarà aperta dal celebre Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 11 per corno e orchestra di Richard Strauss, il primo dei due concerti dedicati a questo difficile strumento a fiato, che venne composto da uno Strauss diciottenne come omaggio al padre Franz Joseph Strauss, primo corno dell’orchestra di Corte di Monaco di Baviera.
La critica dell’epoca, pur notando la vitalità e la freschezza della musica, non fu certo delicata con questa prova giovanile giudicando il Concerto “ad un tempo abile e maldestro, opera d’un maestro, che ammira Brahms, che vorrebbe far di più senza sapere esattamente cosa”.
Questo concerto è senza dubbio una delle pagine più belle delle letteratura musicale per corno, insieme ai quattro concerti di Mozart, anche se qui troviamo una sobria finezza del tessuto orchestrale e alcune originali soluzioni armoniche di grande effetto esecutivo.
La seconda parte della serata sarà dedicata invece alle immortali musiche degli Strauss (Johann Strauss padre e i figli Johann e Joseph), tanto care ai viennesi, per quali provano un vero e proprio amore e rispetto, fino ad essere diventate la “colonna sonora” del notissimo Concerto di Capodanno che ogni anno anno anima l’incantevole e prestigiosa sala del Musikverein.
Dal Valzer all’operetta, il nome degli Strauss, non a caso, ha monopolizzato la vita della capitale austriaca per quasi tutto il XIX secolo con pagine divenute immortali come la Marcia di Radetzky o il celebre valzer Sul bel Danubio blu, due pietre miliari del vasto repertorio viennese, che con il San Carlo omaggerà affidando la bacchetta nelle sapienti mani del nostro direttore Valčuha.
I due grandi protagonisti ed autori delle musiche in programma, pur avendo lo stesso cognome e la stessa lingua, hanno però origini e, soprattutto, stili diversissimi. Il primo tedesco (1864 – 1949) dal carattere austero e padre del poema sinfonico, austriaci invece i secondi (dal 1804, data di nascita di Johann padre, al 1899, data di morte di Johann figlio) che ben rappresentano i due volti del mondo musicale di area germanica tra il XIX e il XX secolo.
Due grandi nomi, due scuole diverse, per due stili musicali, contrapposti ma allo stesso tempo, entrambi, molto affascinanti.
Direttore | Juraj Valčuha
Corno | Radovan Vlatkovic
Richard Strauss
Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 11 per corno e orchestra (1885)
Johann Strauss (figlio)
Die Fledermaus Ouverture
Kaiser-Walzer
Im Krapfenwaldl
Éljen a Magyar!
Persischer-Marsch
An der schönen blauen Donau
Tritsch-Tratsch-Polka
Unter Donner und Blitz
Josef Strauss
Jockey-Polka
Johann Strauss (padre)
Radetzky-Marsch
ORCHESTRA DEL TEATRO DI SAN CARLO
Articolo pubblicato il: 17 Dicembre 2019 9:00