Vincenzo Schiavo (presidente Confesercenti Campania): “Cambio di rotta necessario: i disagi e i disservizi per gli 800mila turisti all’anno sono irrisolti. Il Parco del Vesuvio (secondo sito turistico della nostra regione) è gestito male”.
Confesercenti/Assoturismo Campania chiedono «con forza» le dimissioni del Presidente dell’Ente Parco Vesuvio Agostino Casillo, per «inadeguatezza nella gestione di uno dei siti turistici più importanti d’Italia e della nostra Campania».
Nonostante i vari tentativi e le innumerevoli proposte di Confesercenti/Assoturismo, infatti, le notevoli criticità della gestione del sito non sono state affatto risolte. Sono rimaste lettera morta la totale assenza di servizi igienici, il paradosso dell’assenza di una biglietteria “fisica” e di un wi-fi efficace, che rende impossibile poter acquistare in loco un ticket di ingresso al cratere attraverso la biglietteria virtuale, scarsa organizzazione nell’accoglienza dei turisti, spesso privati della possibilità di visitare il Vesuvio per ritardi di pochi minuti loro malgrado, presenza di abusivi.
Confesercenti/Assoturismo, in accordo con l’assessore Casucci, ha offerto sempre la propria disponibilità a collaborare per trovare delle soluzioni: software per il ticketing gratuito, biglietteria fisica, servizi igienici per i turisti, maggiori controlli per la sicurezza dei visitatori, affidamento delle visite solo a guide vulcanologiche ufficiali e preparate. «Chiediamo un cambio di rotta deciso – afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno – purtroppo la gestione dell’Ente Parco non ha risposto ai fabbisogni dei turisti, con un disservizio costante e diffuso sotto tutti i punti di vista. Le dimissioni del presidente Casillo sono per noi necessarie: non si riesce gestisce in modo adeguato a gestire la seconda attrazione della Campania, dopo gli scavi di Pompei. Basti pensare che sono almeno 800mila i turisti che ogni anno visitano il Vulcano, ma potrebbero essere molti di più con servizi efficienti. Non si dimentichi che veniamo dalla pandemia, che ha bruciato, per questo sito, oltre 900 milioni di euro di fatturato per mancati introiti. Bisogna cambiare registro, il mondo di Assoturismo ha sempre cercato di sostenere in modo costruttivo l’Ente Parco, ma con gli anni le soluzioni non sono mai arrivate ed anzi si è prodotto solo un fastidioso scaribarile di responsabilità».
Non ha prodotto alcun effetto positivo, in tal senso, un importante tavolo di discussione convocato lo scorso 23 giugno dall’Assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci per ragionare sulle criticità dell’Ente Parco. All’incontro erano presenti per Confesercenti/Assoturismo i coordinatori Gennaro Lametta e Roberto Pagnotta, Paola Ciaramella (delegata Innovazione Confesercenti), Paolo Cappelli (presidente Figav Campania e del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio) e Francesco Ferrara. Per le Istituzioni erano presenti i Consiglieri Regionali Diego Venanzoni, Carmela Rescigno, Francesco Emilio Borrelli; per il Comune di Ercolano il sindaco Ciro Buonajuto ed il vice sindaco Luigi Luciani; per il Collegio Regionale guide alpine e vulcanologiche il vice presidente Luigi Maisto; l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio era, infine, rappresentato dal presidente Agostino Casillo e dal direttore Stefano Donati.
La Delegazione di Confesercenti/Assoturismo ha infatti constatato che, nonostante gli sforzi dei consiglieri presenti e dello stesso assessore Casucci, il “tavolo” non abbia prodotto alcun risultato. «Lo scempio in cui versa il simbolo della nostra regione, icona riconosciuta nel mondo intero, è sotto gli occhi di tutti – afferma Assoturismo – e le argomentazioni e le giustificazioni che il Presidente dell’Ente Parco del Vesuvio rivolge agli operatori della filiera turistica risultano essere sempre le stesse: confuse, senza una evidente organizzazione programmatica e senza una visione ampia».
Nel contempo crescere sensibilmente lo sconforto degli imprenditori che Confesercenti/Assoturismo rappresenta, per la costante posizione di rigidità e di chiusura che il Presidente dell’Ente Parco del Vesuvio continua a mostrare verso le proposte di risoluzione ai problemi suggerite dagli addetti ai lavori. A ciò si aggiungono il danno di immagine per uno dei simboli della Campania e quello economico per l’intero indotto. «La Regione Campania – conclude la delegazione di Assoturismo – non può permettere che anche il loro alacre lavoro venga compromesso, anche perchè i disagi porteranno inevitabilmente ad un calo di presenze turistiche. Ecco perché sono per noi maturati i tempi per chiedere ufficialmente le dimissioni del Presidente Agostino Casillo e del relativo direttivo dell’Ente Parco del Vesuvio».