Confindustria: il presidente Vincenzo Boccia ha sottolineato la necessità di aprire i cantieri nel Mezzogiorno (a cominciare da quello per la Lioni-Grottaminarda) per far crescere i posti di lavoro.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, è intervenuto ad Avellino in occasione del convegno “Ricominciamo dal Sud, Perché no?”, organizzato ieri dall’associazione L’Altra Avellino presso il Carcere borbonico del capoluogo. Come riporta “Il Mattino”, al suo fianco anche il rettore dell’Università degli studi di Salerno, Aurelio Tommasetti, il presidente nazionale della Lega calcistica dilettanti, Cosimo Sibilia, e Riccardo Monti, membro del consiglio di amministrazione di Triboo spa, azienda attiva nel settore dell’e-commerce e dell’advertising digitale ed ex presidente dell’Ice (agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese italiane).
Durante il convegno, Boccia non ha risparmiato stoccate al governo “gialloverde”, sottolineando la necessità di dare priorità all’apertura dei cantieri nel Mezzogiorno (a cominciare dalla Lioni-Grottaminarda), visti come mezzo per creare posti di lavoro:
“Con la realizzazione delle infrastrutture -ha spiegato il numero uno di Confindustria– si attiverebbe una manovra anticiclica, senza far ricorso a debiti, utilizzando risorse già stanziate. Il fattore tempo soprattutto in questo momento è determinante: in quanto tempo realizziamo ciò che diciamo e come reagiamo ad una criticità economica che tocca il Paese?”. Sulla Lioni-Grottaminarda, Boccia ha poi manifestato pieno sostegno alla posizione del presidente degli industriali irpini, Giuseppe Bruno, che nei giorni scorsi aveva sottoscritto, insieme alle organizzazioni sindacali e a diversi rappresentanti istituzionali del territorio, una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con la quale si chiedeva la proroga della struttura commissariale che controlla l’esecuzione dell’intervento e la ripresa dei lavori: “Siamo totalmente in linea con la Confindustria locale e condividiamo il contenuto della lettera aperta. L’opera rientra in un piano organico delle infrastrutture”.