Nulla di fatto e, continuando di questo passo, difficilmente qualcosa si fara’ nei prossimi giorni. A meno che, il passo di cui sopra, non venga fatto, indietro o di lato, a scelta in base al tipo di “ballo” che si intende fare, dalle parti in causa. Federico Fornaro (Leu) ha definito “indecoroso”, appunto, proprio il “balletto tra Di Maio, Salvini e Berlusconi”. Un vero e proprio “stallo” come lo ha definito Sergio Mattarella. “Dall’andamento delle consultazioni di questi giorni – ha riferito il presidente della Repubblica – emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga un governo non ha fatto progressi. Ho fatto presente alle varie forze politiche la necessità per il nostro Paese di avere un governo nella pienezza delle sue funzioni. Attenderò alcuni giorni per decidere come procedere per uscire dallo stallo”.
Una promessa, o minaccia, cui si attende il riscontro dei fatti. E forse, come sottolinea un articolo di Marco Conti per ‘Il Mattino’, sono le stesse parti in causa a volerlo piu’ di chiunque altro. Consapevoli di come forse sia il modo migliore per venirne fuori. E, d’altronde, anche i tentativi di non incontrarsi fatti ieri da Salvini e Di Maio al Vinitaly, non lasciano presagire nulla di buono in tal senso. In fondo non ci sarebbe stata alcuna novita’ da raccontarsi. Con quel Berlusconi, pietra dello scandalo, che e’ sempre li’. Dove non dovrebbe essere per il candidato premier dei 5 Stelle. E dove restera’ per il leader dal Carroccio.
Il passo indietro nei confronti di Giancarlo Giorgetti, uomo su cui avrebbe scelto di convergere il centrodestra, ma inviso ai dem, ha fatto tornare tutti indietro al punto di partenza. “Tutto sbagliato, tutto da rifare”, diceva il testo di una canzone. E cosi’ e’.
Articolo pubblicato il: 16 Aprile 2018 12:22