Il leader del Carroccio al Quirinale per il secondo giorno di consultazioni con Mattarella. Pd: “Chi ha vinto si faccia carico delle responsabilità”.
Secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Dopo il Pd e Forza Italia è arrivata, a piedi, la delegazione della Lega con il segretario Matteo Salvini, Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, capigruppo al Senato e alla Camera. “Lavoriamo per un governo che lavori almeno 5 anni. Partendo da chi ha vinto le elezioni e numeri alla mano coinvolgendo il Cinque stelle”, ha detto Matteo Salvini al termine del colloquio con Mattarella. Salvini ha anche detto di non temere, se necessario, un ritorno al voto.
I Dem hanno ribadito la loro posizione con il segretario reggente Maurizio Martina: “Chi ha vinto le elezioni”, è stato l’invito “si prenda la responsabilità del governo”, per quanto riguarda il Pd: “non ci sono ipotesi di governo”. Forza Italia ha invece sottolineato la necessità e l’“urgenza” di un governo che parta dal centrodestra, la coalizione che ha ottenuto più voti. Silvio Berlusconi ha evidenziato la necessità di figure di “alto profilo” e detto no a governi fatti “di pauperismi, giustizialismi e populismi”.
“L’esito elettorale per noi negativo – ha detto Maurizio Martina al termine del colloquio con Mattarella – non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardino”. Chi ha vinto le elezioni – è l’invto del Pd – “si faccia carico della responsabilità” di governare. “Noi – ha aggiunto – avvertiamo come certi atteggiamenti siano più figli di un secondo tempo della campagna elettorale che di una responsabilità nuova. Il tempo della campagna elettorale è finito e queste forze farebbero bene a tornare con i piedi per terra anche rispetto a soluzioni” di governo. “Noi – ha detto ancora – siamo in campo da protagonisti per rafforzare in coerenza con il lavoro fatto dal governo tutti gli interventi di sostegno sociale. Sui quattro snodi di interesse generale il Pd eserciterà fino in fondo la sua funzione nel suo ruolo di opposizione. I 4 punti: taglio del costo del lavoro e reddito di inclusione; controllo della finanza pubblica; gestione del fenomeno migratorio; rafforzamento del quadro internazionale”.
La delegazione del Pd è entrata a piedi al Quirinale, con Martina, il presidente Matteo Orfini e i capigruppo di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio. La delegazione si è riunita prima al Nazareno.
Consultazioni, Berlusconi: “Governo parta da chi ha vinto le elezioni”
Il governo “dovrà partire da chi ha vinto le elezioni, cioè il centrodestra e dal leader della coalizione vincente, cioè la Lega”. “Non siamo disponibili – ha detto l’ex premier Silvio Berlusconi al termine del colloquio con Mattarella al quale hanno partecipato anche le capogruppo Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini – a un governo fatto di pauperismi e giustizialismi e populismi e odio che innescherebbe una spirale recessiva e di tasse elevate con fallimenti a catena anche nel settore bancario”. “Siamo disponibili con presenze di alto profilo a soluzioni serie e credibili in sede europea. Su questo siamo disposti a dialogare”. “Serve un governo”, ha evidenziato Berlusconi, per affrontare le urgenze del Paese.
“Lavoriamo per un governo che duri almeno cinque anni”, ha detto Salvini al termine del colloquio con Mattarella. “Continuerò – ha detto ancora il leader del Carroccio – a incontrare tutti a partire da centrodestra, prima forza in parlamento ma andiamo in Parlamento se abbiamo numeri certi”. Il leader della Lega ha prospettato l’ipotesi di un governo del centrodestra con il coinvolgimento di Fi. “Faremo di tutto – ha detto – per dare un governo che duri 5 anni ovviamente partendo dal centrodestra coinvolgendo M5s, senza altre soluzioni temporanee e improvvisate, vediamo se si riesce a trovare una quadra”. “Andiamo in Parlamento – ha concluso – se ci sono i numeri certi, altrimenti si torna al voto. La Lega è un partito nato tra la gente figuriamoci se abbiamo paura di tornare alle elezioni”.
A causa dei veti incrociati da parte dei partiti, la matassa sembra complicata da sbrogliare per il capo dello Stato e si parla già di un possibile secondo giro di consultazioni che potrebbe iniziare mercoledì prossimo. Intanto nella tarda serata di ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha chiuso all’idea di un incarico esplorativo per lui (“inutile”).
Mentre è emersa la candidatura a segretario di Maurizio Martina alla segretaria del Pd all’assemblea del Pd del 21 aprile. (ANSA).